Politica - Dibattito
La senatrice Menapace al dibattito sull’uranio impoverito

di mariella setzu

Dal: cagliarisocialforum@yahoogroups.com


Ieri al dibattito organizzato dalla Tavola sarda della pace sull’uranio impoverito magra figura della Senatrice Lidia Menapace, presidente della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito: dopo una fredda relazione sul suo ruolo come presidente e sulle scarse possibilità che gli esigui finanziamenti le lasciano come consulenze esterne, la poca o nulla collaborazione dei distretti e ospedali militari, e altre difficoltà, in uno degli interventi (il mio) alla senatrice è stato chiesto se avesse votato a favore dell’art.31 sulla finanziaria che finanzia gli Eurofighters, la fregata Moss, i due lanci di satellite per monitorare Asia, Africa e Medio Oriente in modo da monitorare meglio le nostre missioni di "peacekeeping". Bene, la senatrice ha risposto "si".
Ci sentiamo un bel coltello conficcato nella schiena, le ho detto, e le ho fatto altre domande, infatti mi risulta che abbia votato a favore anche del finanziamento al G8 (30 milioni di euro per il 2008) malgrado l’appello di Heidy Giuliani, ma qui non ho sentito bene la sua risposta.
Altre perle sono venute nell’ intervento finale: A Ugo Atzori che aveva detto di essere più preoccupato per le vittime civili dell’Uranio impoverito che per quelle militari, ed non ha potuto continuare l’intervento perché un militare si è messo a urlargli contro, ha replicato che non si può essere razzisti nei confronti dei militari, come non lo si può verso i rom e gli ebrei, e, sentite questa, che il governo è bene che duri almeno sino alla probabile vittoria dei democratici nelle presidenziali degli Stati Uniti (novembre dell’anno prossimo).

L’ultima però la vedo oggi in un un suo commento pubblicato in prima pagina di Liberazione di oggi: "Anche chi non era lì ha sfilato con voi".
Cara Lidia sei proprio una grande ipocrita, perchè l’uranio impoverito e la strage silenziosa di Quirra e intorno alle altre basi militari sarde, e anche l’allargamento della base di Vicenza, dipendono dai programmi di riarmo e di guerra con cui tu ti sei espressa a favore.
Noi però perché accettiamo che questi personaggi che hanno deciso di sostenere un doppio gioco vengano a farsi delle passerelle nei dibattiti in cui si parla di cose terribili, e non vengono neanche fischiati o duramente contestati da un bel pò di persone ? Se tutto gli va senza troppe contestazioni (a parte la mia) poi questi vanno a farsi belli con articoletti come quelli che vi ho trascritto qui sotto.

"Anche chi non era lì ha sfilato con voi"
Il commento -- di Lidia Menapace
Quando, guardando la mia agenda, mi sono accorta che il 15 dicembre avevo un impegno da tempo fissato a Cagliari, mi sono un pò intristita. Infatti questo mi impediva di andare a Vicenza e sarebbe stata la prima delle manifestazioni no dal Molin a cui non potevo prendere parte. Arrivata a Cagliari ed entrata nella sala dove si teneva un’iniziativa promossa dalla Tavola sarda della pace contro le malattie di origine bellica, e io lì come presidente della commissione Uranio impoverito, mi sono subito consolata perché in fondo alla sala compeggiava uno striscione che ricordava la manifestazione di Vicenza e dal Molin e tutti presenti erano intenzionati a mantenere viva la solidarietà e la comunanza con Vicenza. Sicchè quando ho detto che a Vicenza la manifestazione era grandissima e molto bella questo sentimento di solidarietà si è trasformato in un applaluso. Questo in sostanza volevo dire: che oggi anche chi non c’era ed era impegnato in altre iniziative non ha potuto non pensare a Vicenza: in particolare qui in Sardegna la saldatura con l’ostilità al G8 e le difficoltà dipendenti dall’enormità del territorio occupato da poligoni di tiro che sarebbero dannosi anche se non fossero pericolosi come di sa, è stata di nuoco immediata e molto forte.



Martedì, 18 dicembre 2007