Politica
Una proposta al PD

di Rosario Amico Roxas

Le elezioni che si profilano all’orizzonte provocheranno un indirizzo irreversibile, o, quanto meno, difficilmente modificabile.
Il liberismo che vuole imporsi rappresenta tutto l’opposto a ciò che il popolo italiano auspica, ma nessuno glielo ha spiegato; sono emerse soltanto gli slogan del cavaliere, facilmente memorizzabili, aggrappati ad una realtà che hanno esasperato, evitando, con il trucco del tradimento, che venisse iniziata la fase dello sviluppo equilibrato dell’economia.
Per contrastare le azioni mediatiche di cui la destra liberista si serve attraverso gli enormi mezzi mediatici di cui dispone, serve attività qualificata, visibile, motivata, imperniata sulla concretezza.
Cominciamo con un suggerimento che spero possa giungere alle orecchie di chi ha poteri decisionali, svegliandosi dal torpore dell’inerzia.
Nell’ultima campagna elettorale, gli USA sono intervenuti pesantemente nel tentativo di influenzare gli elettori; Berlusconi, infatti, ottenne di essere invitato (ripeto in piena campagna elettorale) in quello squallido spettacolo del discorso al Congresso, dove si distinguevano chiaramente tra il pubblico, i supporters che il cavaliere si era portato dall’Italia; erano quelli che, a comando, elevavano lo standic ovation, più confusi che persuasi.
Fu il New York Time a precisare che di delegati al Congresso ce n’erano presenti non più di una trentina, gli altri erano del seguito in trasferta e impiegati del Congresso obbligati a recarsi a quella rappresentazione comica. Poi ci fu la ciliegina sulla torta con la consegna della medaglietta del Congresso a Berlusconi, come ”difensore della democrazia”; dalla rappresentazione comica alla farsa. Ovviamente il cavaliere tentò in tutti i modi, rientrato in Italia, di dare un grande peso a quell’evento; identificò il Congresso come “Il tempio della democrazia”, con una operazione di servilismo certamente interessato. Promise al socio/compare Bush che avrebbe vinto le elezioni, rassicurandolo, visto che avrebbe manifestato preoccupazioni. Poi tacque, non ne parlò più perché sapeva benissimo che se avesse insistito sui toni trionfalistici sarebbero venute fuori le prove fotografiche della patomima.
Sappiamo come andò a finire;così i nostri soldati rientrarono dall’Iraq, non senza aver lasciato una tristissima scia di sangue.
Nessuno dovrebbe quindi permettersi di chiosare se il PD aderisse al mio suggerimento di invitare in Italia Hilary Clinton e Tarak Obama, per manifestare loro i desiderata di una nazione che vuole essere un alleato degli USA, ma svincolato da legacci di sudditanza, con poche e chiare richieste, cui deve corrispondere un loro preciso impegno. La numerosa comunità italiana negli USA accoglierebbe tali impegni manifestando concretamente la loro adesione.
1. L’Italia del PD auspica l’alleanza tra Hilary Clinton e Tarak Obama (Presidente e vice-Presidente), unificando le forze, al fine di sconfiggere le arroganze repubblicane che vogliono proseguire la politica aggressiva di dominio, per imporre, con la logica del terrore, il proprio nuovo ordine planetario.
2. L’Italia vuole essere sincera alleata degli USA e non il deposito di testate nucleari che sono solo vettori di morte nella logica della distruzione di massa.
3. L’Italia non accetta le basi militari americane se da esse devono partire missioni di guerra, contro un nemico che gli italiani del PD non considerano tale.
4. Le difficoltà economiche dell’America, provocate dalla dissennata politica delle guerre preventive di Bush, non devono ritorcersi contro l’Italia e l’Europa; devono essere gli stessi USA a rimettere in piedi la loro economia, anche rimodellando e riformulando la qualità della loro vita alla luce delle nuove condizioni.
Ho la certezza che i due accetterebbero di buon grado di fare una simile visita in Italia, che sarebbe foriera di grandi attenzioni anche da parte delle altre nazioni dell’UE; basterebbe solo avere il coraggio di rappresentare le proprie idee e di quanti abbiamo aderito al PD.


Rosario Amico Roxas



Martedì, 29 gennaio 2008