Politica - dibattito
Un fascismo pacifista.

di Renzo Coletti

Se la stupidità ha un volto e un tempo, i cittadini italiani ne sono il ritratto più veritiero possibile. Se la condanna cade sempre sui politici corrotti e burattini di turno, che dire dei cittadini che li eleggono? Se è vero che ognuno ha il sistema che si merita, noi italiani riusciamo, con un ingegno machiavellico, a non averne. Privi di memoria storica, privi di ogni dignità, privi di senso critico, privi di cultura , privi di ogni limite e buon senso comune, ci imbavagliamo ogni forma di linguaggio, ci adattiamo al peggio e di più, ci specializziamo nel nulla sostanziale e ne gioiamo con applausi e risate fragorose e isteriche.
Se qualcuno si offende, vuol dire che si sente toccato sul vivo. Non è mia intenzione polemizzare con nessuno, non è mia intenzione offendere o ergermi a giudice; credo semplicemente che in questo momento sia necessario prendere la parola contro un sistema che ci sta chiudendo ogni senso fisico. Il bastaaa!!! Che mi urla dentro ha bisogno di liberarsi e sfogarsi.
Leggo su questa rivista consigli e analisi per il voto giusto, leggo formule astruse per giustificare azioni militari e militari stessi, leggo progetti di sindacati militari, opportunità di obiezione di coscienza, e altro. Vedo anche una analisi sul voto cattolico e una storia mai esistita di partiti di ogni tipo e colore.
Avevo posto alcune domande a Lidia Menapace, che si è guardata bene dal recepire e quindi rispondere. Ora devo riprendere l’analisi del suo comportamento, non come Senatrice, ma come politica che si identifica in una sinistra definita estrema. Esisterebbe, a suo giudizio, un mestiere che si chiama fare il militare, quindi usufruire del sindacato e di altre forme di diritti, sarebbe cosa giusta e doverosa, il tutto condito con una retorica pacifista che mi sconvolge. Ma veniamo ai fatti. L’esercito professionista ha oggi un ruolo o è un semplice ornamento per parate? Se ha un ruolo quale ruolo ha? Dove è stato inviato per svolgere il suo compito pacifista e moralista? Un membro di una commissione che si occupa dei danni dell’uranio impoverito, non vede forse cosa significa essere militari di professione? Sarebbe la mancanza di una rappresentanza sindacale ad aver ucciso i soldati italiani in missione? Forse tra non molto avremo il sindacato a cui rivolgerci per opporci al parlamento e all’autorità militare? Se è una realtà presente in altri paesi, non mi interessa, se è una formula di nuova professionalità ancora meno, se è ipocrisia, mi incazzo. Stiamo affondando in una montagna di immondezza, sia reale che simbolica, siamo al limite della crisi finanziaria più grave immaginabile, siamo in molti casi alla sopravvivenza, siamo sottopagati precari a vita, potenzialmente morti per cause di lavoro insicuro, siamo senza più certezze per pensione, sanità, assistenza, però il problema è creare un sindacato per i militari! Il militare professionista sta svolgendo il suo mestiere di assassino e invasore su tre o quattro fronti di guerra. Il soldatino democratico sta svolgendo il suo trasloco di democrazia in pallottole, tipo supposta, e quando si trova in azione distribuisce caricatori come scatole di medicinali. Per fare festa, ogni tanto lancia bombe e granate e si diverte come i civili che le ricevono. Ma chi paga? Le festicciole all’estero costano un occhio della testa! Una assurdità come la definizione del nuovo esercito di professionisti, che Lidia Menapace ci propone è la ciliegina sulla torta di stupidaggini più incredibili che ci propina. Noi cittadini e popolo italiano, niente o quasi abbiamo a che vedere con i militari che paghiamo e con le iniziative a cui sono preposti e inviati. Questa è una verità che ogni tanto bisognerebbe ricordare. Come ricordiamo che le basi militari americane sono sul nostro territorio e fanno esattamente ciò che pare loro, così fanno i nostri eserciti al servizio degli stessi padroni e colonizzatori. Stiamo iniziando la formazione di un esercito europeo di fanti addestratissimi e super equipaggiati, ancora una volta agli ordini Nato e di una struttura politica che stiamo costruendo, di cui la nostra senatrice ci ha informato: il trattato di Lisbona. Ora per favore la piantiamo di dire fesserie? Ma c’è di più e di peggio. Noi inviamo e quindi paghiamo quelli che definiamo contractors e, tra le altre porcherie, il governo ha varato una legge che consente l’uso di questi mercenari anche in Italia, per problemi di sicurezza. Facciamo un sindacato anche per loro? Ricordatevi quando andrete al voto, che il governo che uscirà da questa ulteriore manfrina, non potrà nulla o quasi sull’esercito e su mille altri problemi che invece ci riguardano e ci stanno conducendo in un binario morto. Avvalleremo solo la possibilità di dare una parvenza democratica ad un fascismo strisciante e una oppressione mai raggiunta.
Ma vediamo cosa dice anche il nostro amato padre Sorge. Il voto dei cattolici dove può essere indirizzato? Nel 1948 le elezioni sono state truccate e, con il consenso del partito Comunista, la vittoria è andata alla D.C. che più che garantire una legislatura vicina al mondo cattolico e una democrazia, ha salvaguardato gli interessi di due grandi poteri.: la Chiesa e la mafia. Detto ciò, senza possibilità di essere smentito storicamente, vediamo cosa è successo dopo mani pulite. La seconda Repubblica ha semplicemente travolto i legami e le formule create per una diffidenza e un settarismo anti-comunista, poichè l’U.R.S.S. era ormai crollata come impero e si poteva aprire a sinistra e iniziare il controllo assoluto sul sindacato e fare le privatizzazioni creando un mercato liberista impensabile prima. Avete forse saputo chi ha veramente ucciso Moro e chi erano le B.R.? La strage di Bologna da chi è stata orchestrata, lo sapete o ve l’anno insegnato al cinema? Dove sono i colpevoli? Non mi direte mica che non lo sapet:e vero? Chi è Berlusconi e chi rappresenta è forse un mistero? A che loggia apparteneva è un segreto pure quello? Vorreste per caso sapere a che loggia appartiene Prodi o Veltroni? Se avete dubbi sull’operazione di inserimento del partito radicale e soprattutto di Emma Bonino e Pannella, fatevi dire da qualcuno informato e di vostra fiducia a quale loggia appartengono entrambi. Ecco che il problema del voto cattolico è bel che risolto! Sentire parlare di comunismo e di voto comunista è qualcosa di osceno e indigesto sino alla nausea. Bertinotti e il suo clan di schiavi dei poteri occulti sono forse comunisti doc? Le leggi che ha votato insieme a Lidia menapace sono leggi marxiste e a favore dei lavoratori?
Candidare un collega degli operai arrostiti a Torino vi sembra coerente con il fatto che oggi si continua a morire e si muore anche di fame, di spazzatura e rifiuti tossici? In una prospettiva di governo mondiale o di controllo mondiale (che è più esatto) pensate che il numero delle donne in un parlamento che non conta nulla sia invece influente e fondamentale?
Credo di aver detto anche troppo.
Vi saluto e vi auguro buon appetito, nella speranza che un piatto di minestra qualcuno ce lo darà.


Renzo Coletti.



Venerd́, 21 marzo 2008