Udine di sinistra, sicurezza a destra

di Francesca Longo Udine

Il neosindaco Honsell, ospite di Fabio Fazio ed eletto dal Pd, affida il ruolo di «security manager» a Diego Pasini, leader del movimento di destra Sos Italia e difensore delle «radici occidentali». Con campagne antirom


Da Il Manifesto 21 maggio pag. 4

L’uomo di Fazio ha detto sì. Non in diretta da Che tempo che fa, dove è stato a lungo gradito ospite, ma dal nuovo ruolo di sindaco della giunta di centrosinistra (col Prc) di Udine. Furio Honsell, dopo un giuramento in friulano, con pronuncia inglese, ha ben pensato di nominare Diego Volpe Pasini responsabile del «Rapporto con i cittadini in materia di sicurezza». «Sarà come un’antenna sui problemi emergenti - ha dichiarato il sindaco - Il tema è la prevenzione. Volpe Pasini deve proporre alcune soluzioni o intervenire direttamente su potenziali situazioni di disagio». «La delega alla sicurezza, però, l’ho tenuta io» ha aggiunto nel tentativo di sminuire il paventato ruolo di security manager.
Un ruolo comunque affidato al leader di Sos Italia, che con il suo 4% di voti ha contribuito all’elezione di Honsell e che si definisce con quanto scritto su Wikipedia. «Sos Italia è un movimento politico fondato nel 96 con l’intento di tutelare i diritti dei cittadini consumatori e difendere le tradizioni proprie della civiltà dell’Occidente. Aderisce alla coalizione di centrodestra, Cdl, reputandola la più adatta a difendere l’identità e le radici occidentali. Definisce come il proprio manifesto ideologico gli scritti di Papa Benedetto XVI, dell’ex-Presidente del Senato Pera, del giornalista Magdi Allam e della scrittrice Oriana Fallaci». E ancora (dal programma): «Cosa abbiamo già fatto... Interveniamo nelle scuole dove si toglie dal presepe il bambin Gesù per metterci una colomba della pace, interveniamo in ogni possibile confronto pubblico per bloccare la costruzione di nuove moschee, centri islamici o madrasse (scuole coraniche), ci opponiamo con forza e con ragione ad ogni concessione di spazi cimiteriali confessionali, all’occupazione del suolo pubblico per le preghiere, alla variazione delle regole sui luoghi di lavoro, insomma ci opponiamo ad ogni tentativo di modificare le nostre leggi in favore delle tradizioni ed usanze islamiche». Ma non solo (sempre citando Volpe Pasini): referendum per l’abrogazione della legge Merlin; battaglia contro l’immigrazione clandestina; sulla prostituzione si è ottenuta a Udine l’eliminazione del fenomeno; battaglia per la diffusione del porto d’armi per difesa personale; campagna per l’estensione del principio della difesa personale dalle persone alle cose; la cancellazione del principio di eccesso di legittima difesa; messo taglie su Unabomber; battaglie contro i campi zingari abusivi e l’accondiscendenza della politica nei loro confronti...». Insomma Udine adesso sarà in una botte di ferro e i rom dell’insediamento più che storico di via Monte Sei Busi devono smettere di non essere nomadi.
Afferma Honsell: «Credo che Volpe Pasini sia animato da un’oggettiva conoscenza dei problemi. E poi è portavoce di un elettorato del 4%». Non si occuperà dei rom. E’ prevista, ma dipende dal demanio, la messa in sicurezza degli attuali insediamenti, costruendo un campo sosta se possibile, ovvero attraverso un’opera graduale di integrazione. Insomma, un fulmine a ciel sereno per la sinistra? Non si direbbe proprio. In data 17 maggio sul blog del segretario regionale del Pd, Bruno Zvech, apparve il seguente commento. «Leggo che "tra i più noti ’creditori politici’ del neo sindaco c’è Diego Volpe Pasini che si è speso, soprattutto al ballottaggio, interamente per Honsell, mediante un’opera di sistematico attacco politico nei confronti dell’antagonista. In questo dichiarato mercato "adesso vorrebbe ricoprire il ruolo di security manager". Il Volpe Pasini non ha mai fatto mistero delle sue reiterate campagne anti rom e anti stranieri e, nel corso della campagna elettorale, si è esibito in un plateale comizio di fronte allo "storico" e riconosciuto campo nomadi di via monte Sei Busi, avendo la polizia a sua difesa da possibili attacchi». La firma è quella di Augusta De Piero, già vicepresidente del consiglio regionale fino al ’93. La risposta è arrivata. Volpe Pasini non farà il manager. Lunedì prossimo si vedrà se si occuperà del Rapporto con i cittadini in materia di sicurezza. Lui intanto è soddisfatto. Ai suoi elettori l’aveva promesso. Chissà cosa hanno promesso gli altri eletti nel Pd e Prc ai loro elettori.



Giovedì, 22 maggio 2008