Turismi a diverso titolo: da Castelgandolfo a Lampedusa

di Doriana Goracci

Benedetto XVI pronunciò il 30 luglio il suo appello prima della recita dell’Angelus dalla residenza estiva di Castel Gandolfo: Agli uomini di buona volontà chiedo di continuare ed intensificare l’invio degli aiuti umanitari a quelle popolazioni tanto provate e bisognose. La residenza, eccezionalmente descritta con uno stralcio nel Forum Cattolici Romani da Maria Antonietta De Angelis per Pitture e arredi, volume d’Arte per la collezione Monumenta Sanctae Sedis dei Musei Vaticani e sull’Osservatore Romano il 9 luglio 2008, vede la sua completa autonomia nel 1929, con la nascita dello Stato della Città del Vaticano, in quell’anno infatti le ville papali di Castel Gandolfo furono dichiarate dominio extraterrioriale pontificio e proprio con Papa Pio XI il palazzo apostolico di Castel Gandolfo ritornò ad essere la residenza estiva dei papi. Attualmente insieme ai giardini della Villa Cybo e della Villa Barberini forma il complesso delle ville pontificie, che si estende per circa 55 ettari.
Inoltre Castelgandolfo e la comunità relativa (una comunità agricola che, pagando un canone al Monastero, ebbe la sua libertà fin dall’anno 1000 e che in seguito, anche sotto la protezione dei Baroni dei vari Castelli, conservò un’autonomia nel governo della cosa pubblica, attraverso la concessione di Statuti più volte rinnovati e modificati), a meno di brevi periodi nei quali subisce saccheggio o passa sotto il controllo di altre famiglie, rimane feudo dei Savelli fino al 1597, quando viene ceduto con vendita forzata alla Camera Apostolica.

Più tardi, nel 1608, viene dichiarato proprietà inalienabile della Santa Sede. Il 4 agosto, si legge che l’Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita presenta, in Piazza della Libertà a Castel Gandolfo, la seconda edizione del Concerto Evento Pontefice. L’appuntamento, previsto per il 6 agosto, oltre a salutare il Santo Padre presente a Castel Gandolfo per le vacanze estive, celebrerà, secondo l’intendimento del Vescovo Sua Eminenza Marcello Semeraro, il trentesimo anniversario dalla morte di Papa Paolo Sesto, avvenuta a Castel Gandolfo nel 1978. Presenzieranno il concerto il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone, il Vescovo della Diocesi di Albano Sua Eccellenza Marcello Semeraro e numerose altre autorità ecclesiastiche e civili.
Andando avanti nella notizia di rilievo culturale, si apprende anche che il Concerto Evento Pontefice gode della partecipazione diretta della presidenza della Regione, del patrocinio e del supporto economico della provincia e del patrocinio del comune di Roma, della partecipazione dei comuni dei Castelli Romani, che a diverso titolo supporteranno la stagione sinfonica stabile che risiederà nel territorio dei Castelli Romani ove, per la prima volta, la tradizione musicale assurgerà ai fastigi di straordinari appuntamenti musicali a cura di grandi interpreti.

Spostiamoci: solo il 31 luglio 2008, Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa del Mpa, lancia un’altro accorato appello, dalla sua isola, meta ormai di altro turismo permanente e in incremento: Siamo stanchi di questo smercio di carne umana, l’isola è in ginocchio. Che la Chiesa di Roma non resti impassibile alla sofferenza di questa gente e la ospiti nelle proprie strutture.
Da Ecoradio chiede un intervento immediato del Vaticano e del governo: Che il Vaticano la smetta di bacchettare il governo centrale e apra le porte dei conventi, dei seminari ormai deserti, delle abbazie affinché donne e bambini immigrati vengano ospitati dalla Chiesa. Che la Chiesa di Roma non resti impassibile alla sofferenza di questa gente e non commetta altri errori, come quelli commessi in passato, restando silenziosa a fenomeni epocali dove c’è morte. Il centro di permanenza temporaneo di Lampedusa è al collasso. È diventato un centro permanente. Mancano le norme igieniche, l’acqua potabile e una rete fognaria. Senza dimenticare lo smaltimento dell’immondizia che aggrava le spese della comunità dell’isola. Chiedo l’intervento immediato del ministro Maroni: si rechi a Lampedusa. Vogliamo da lui fatti, non parole. Siamo stanchi di questo smercio di carne umana. La politica del governo di centro destra prima, di centro sinistra dopo e ancora oggi di centro destra è fallimentare, mancano interventi risolutivi.

Il sindaco non si ferma, va avanti e dice ancora: In questo momento il Centro di accoglienza ospita oltre mille persone, per una struttura che può accoglierne al massimo 600. Se si ha l’intenzione di trasformare Lampedusa in una sorta di Asinara di una volta, quella che stanno percorrendo è la strada giusta, inutile la spesa di 300 milioni di euro per costruire nuovi centri capaci di contenere complessivamente lo stesso numero di immigrati che in questo momento si trovano solo a Lampedusa.

Oltre al turismo in calo, denuncia anche che a causa dei tagli alle tratte sociali che la Regione ci vuole togliere, lasciando un solo collegamento aereo al giorno per Palermo. Quando il centro è a pieno regime come adesso, a Lampedusa salta tutto, ci sono problemi di fogne, di spazzatura, l’acqua non basta mai. Tutte queste cose, ovviamente, le pagano i residenti dell’isola che versano regolarmente le tasse. Per concludere ricorda infine che i lavori di ristrutturazione dell’unica scuola dell’isola sono fermi per mancanza di finanziamenti: Il rischio è che anche il prossimo anno scolastico i nostri ragazzi facciano lezione nei locali della chiesa.

Il Papa sembra essere sereno e accontentato, il sindaco di Lampedusa pure, anche se in minima parte con i soldati ma spera nella Lega e il federalismo, insomma aspettando e sperando, c’è anche chi, a quanto pare, si accontenta di poco e ieri 4 agosto, forse a causa del nome della Congregazione si apprende che una suora delle Piccole Sorelle di santa Teresa, rapita dieci giorni fa ad Haiti su un autobus, è stata liberata dopo il pagamento di un riscatto: lo ha riferito da Essen, in Germania, un portavoce dell’organizzazione cattolica umanitaria Adveniat, precisando che la somma pagata ai rapitori è inferiore ai 5mila dollari, malgrado per la 35enne religiosa i suoi rapitori in un primo momento avevano chiesto un riscatto di 100mila dollari.

Certo non sono più i tempi che vengono raccontati dalla De Angelis, in cui la computisteria dei palazzi apostolici conserva una fattura del 20 aprile 1757 di Lucia Corsini Barbarossa, per lavori a una sedia per poter trasportare il Pontefice da una stanza all’altra quando stava ammalato e per una croce d’altare per quando celebrava Messa stando seduto e che il conto fu pagato da Clemente XIII nel dicembre del 1758 ma c’è da temere che certe vacanze a tempo determinato o permanente, le paghino i soliti anonimi e non noti italiani, migranti compresi, e non solo in termini di Ici e tasse regionali e voli gratis di rimpatrio con caccia compresa. Il contributo alla Delega delle proprie Radici e della paura che le stesse non abbiano più fronde e chiome e siano tagliate le poche risorse, deve riposare in sicurezza all’Ombra, almeno in estate...

Doriana Goracci



Giovedì, 14 agosto 2008