Tra questi imputati...

di Doriana Goracci

Nella giornata esemplare per la conduzione del casinò Italia- è permesso anche togliere l’accento- è arrivata la richiesta del Pm Domenico Fiordalisi contro il "gruppo sovversivo " del Sud Ribelle, i 13 no global accusati di cospirazione politica e associazione sovversiva, in relazione ai gravi disordini avvenuti a Genova durante il G8 e la manifestazione di Napoli del 2001. Pene considerate severe o sobrie a seconda dei gusti, 50 anni in totale, questa la richiesta del pm per gli imputati , che sono Luca Casarini ,Francesco Caruso, Francesco Cirillo, Lidia Azzarita, Alfonso De Vito, Michele Santagata, Anna Curcio, Antonino Campennì, Salvatore Stasi, Peppe Fonzino, Vittoria Oliva, Claudio Dionesalvi, Emiliano Cirillo. Tutti quanti sono accusati di aver fatto parte dell’organizzazione denominata "Rete del Sud ribelle" che avrebbe preparato, secondo il pm, gli incidenti accaduti durante il Global forum a Napoli ed il G8 di Genova.

13 persone, accusate a vario titolo di associazione sovversiva, ai fini di impedire l’esercizio delle funzioni del Governo italiano durante il Global Forum di Napoli e al G8 a Genova nel luglio 2001 e creare una più vasta associazione composta da migliaia di persone volta a sovvertire violentemente l’ordinamento economico costituito nello Stato.

Dal supporto legale ricevo questa nota e questo appuntamento:"E’ il 15 novembre 2002 le case di decine di attivisti di Napoli, Cosenza, Taranto, Vibo Valentia, Diamante e Montefiascone, vengono nottetempo devastate dalle perquisizioni delle forze dell’ordine: il risultato è venti persone arrestate, ad altri cinque furono notificati gli arresti domiciliari, quarantatre persone finirono indagate nel filone di inchiesta, computer, libri, intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche.

Ancora una volta ci tocca dire "Nessun rimorso": come per Genova, così per Napoli non ci può essere alcun rimorso in chi ha tentato di opporsi al potere economico mondiale. Per questo, per dimostrare a questi 13 imputati di non essere soli, saremo in piazza a Cosenza il 2 Febbraio".

Ma oggi scrivo perchè tra questi imputati c’è una mia amica, di tempi recenti, ci conosciamo da due anni, densi di fatti ed emozioni per entrambe, si chiama Oliva Vittoria e ha 66 anni, per lei hanno chiesto 2 anni e 6 mesi di carcere 1 anno di libertà vigilata .

Come vorrei che fossero state intercettate le nostre telefonate, come vorrei che sentissero la pericolosità di questa donna, delle nostre conversazioni, afflitta non solo da problemi di salute ed economici ma anche oggi dalla solitudine per la perdita prematura del marito e compagno Antonio detto Huambo.

Magari vigilassero sulla sua salute, lei costretta a chiedere il favore di farle la spesa, perchè ormai quasi non può muoversi, a lei che che non andò a Genova e nemmeno a Napoli, ma osò scriverne e pensarne. Oliva ha dato via la cagnetta che c’era anche nella notte del 2002, presente pure la figlia disabile, non può fare i tre piani di scale della sua abitazione a Montefiascone e portarla fuori...E’ stato un altro distacco.

Non chiedo niente per Vittoria perchè lei è una che insegna la dignità, ma non posso non dire che tra questi c’è lei, la mia amica, che rispetto profondamente e con la quale sono orgogliosa di essere in relazione costante e mai priva anche di aspra reciproca critica, come succede nelle coppie in cui si sta insieme per amore, non per convenienza e per la legge.

Doriana Goracci



Venerd́, 25 gennaio 2008