MANIFESTAZIONE 8 LUGLIO A PIAZZA NAVONA
Un commento controcorrente

di Stefania Salomone

Sono realmente stupita delle reazioni del dopo-manifestazione. Un po’ ovunque leggo commenti negativi sulla partecipazione e sul contenuto degli interventi di Grillo e della Guzzanti, e, in alcuni casi, anche su quello di Travaglio (che invito a riascoltare e a smentire, ove esistessero argomenti convincenti).
Mi sembra di essere tornata a molti anni fa quando Baudo invitò al Festival di Sanremo Grillo o Benigni e poi si dissociò dalle loro parole.
Grillo è un personaggio, dice alcune cose sacrosante, con un tono magari molto acceso o talvolta volgare, ma lui è un personaggio e da personaggio si comporta. Stessa cosa dicasi per Sabina Guzzanti. Davvero pensavamo che, durante i loro interventi dicessero cose tipo “Acciderbolina, Berlusconi l’ha fatta proprio grossa!”
Era prevedibile. Se non si voleva “trascendere”, bastava non invitarli a parlare.
Ma la mia domanda è un’altra: è davvero questo che decreta il successo di una iniziativa?
Ce la prendiamo tanto perché è stato detto che l’opposizione non si oppone. Beh, a me risulta che questo governo ombra stia realmente facendosi ombra, e lo stia facendo con assoluta consapevolezza.
Ascoltavo ieri sera l’intervista di Veltroni a Matrix, e, con la sua proverbiale flemma, sciorinava dati, cifre e statistiche sui grandi successi ottenuti sino ad oggi. Ha detto che porterà un milione di persone in piazza il 25 ottobre, e nel frattempo, che si fa? Rimango perplessa.
Ce la prendiamo anche perché è stato “offeso” il Presidente della Repubblica, tanto da cercare di metterci una pezza invitando i presenti ad applaudirlo alla fine della manifestazione. Se il Presidente, che è a tutti gli effetti garante della Costituzione Italiana, avalla procedimenti incostituzionali, qualcosa bisognerà pur dire!
Le parole della Guzzanti sulla Carfagna e sul pontefice sono state sicuramente volgari. Logica conseguenza, l’annuncio di una querela da parte del Ministro, e l’ira dei frequentatori dei blog iper-cattolici a difesa del papa. Ma credo che la Guzzanti avesse messo in conto tutto questo; forse altrettanto non aveva fatto Di Pietro, dimostrando, di fatto, una ingenuità senza pari.
Gli ormai famosi “diavoloni omosessuali”, credo fossero una immagine allegorica utilizzata dalla Guzzanti per sottolineare la linea di intransigenza del papa & company sul tema dell’omosessualità, ma forse, soprattutto, l’inutile concetto di diavolo e inferno che ancora attanaglia le menti di molti cattolici osservanti.
Si dice che questo “No Cav Day” si sia rivelato un clamoroso auto-goal. Non sono affatto d’accordo. Per me ha significato rompere un silenzio fin troppo lungo e assordante. In piazza c’era Green Peace, c’era Sinistra Critica che raccoglieva firme per una proposta di legge sul minimo salariale, c’erano famiglie con bambini e, in generale, quello che definirei un giusto clima. Quel che mancava, o almeno che non ho trovato e che mi aspettavo, era una anche minima presenza di bandiere della pace, da sventolare e tenere alte, specie dopo le recenti polemiche.



Giovedì, 10 luglio 2008