Elezioni
Stanchezza elettorale.

di Rosario Amico Roxas

GLI eletti sono stanchi, ancor prima di cominciare; la certezza dell’elezione li pone nella comoda condizione di attesa che la fico cada letteralmente in bocca, senza alcuna premura di doverla raccogliere. Non si nota, in questa campagna elettorale, l’ansia operativa; i sicuri sono “sicurissimi” e si dedicano solamente agli incontri a tavola, con inviti rivolti agli elettori conclamati.
I non eleggibili, perché collocati oltre la linea di demarcazione delle possibilità, non si sforzano più di tanto per agevolare propri quei candidati che li hanno “fregati”.
E’ così che solamente gli interessati a più ampi progetti si danno da fare, con in testa il cavaliere che si ritrova a dover lottare contro un avversario che non può perdere, perché non ha nulla da perdere.
Lo scontro si è radicalizzato tra Berlusconi e Veltroni, ma in una lotta impari.
Veltroni ha di fronte a sé tre ipotesi di risultato: vittoria elettorale, e allora si tratterebbe di un trionfo; pareggio, con conseguente ingovernabilità da parte del cavaliere; oppure sconfitta, che lo stesso cavaliere ha dimostrato non trattarsi di un evento tragico, in quanto previsto e prevedibile, stente tutte le immani colpe del “governo “Prodi” .
Il cavaliere ha solo la chance di vincere, perché se non vince, e con largo margine, perde tutto: conflitto di interessi, regolamentazione delle TV, revisione della legge sul falso in bilancio, tassazione delle rendite parassitarie oltre un certo limite, limitazione della carcerazione preventiva, scadenza dei termini processuali, niente condoni fiscali, edilizie e lotta agli evasori fiscali che contano molto sulla vittoria della CdL.
Quindi…adesione al programma europeo di mandare al diavolo Bush e le sue guerre, ridimensionamento delle presenze americane nel territorio italiano, graduale sganciamento dal dollaro che naviga alla deriva.
Non può permettersi neanche di vincere con modesto margine o con formale pareggio, specie al Senato, perché dimostrerebbe, dovendola subire, la sola attività della sua opposizione, che per venti mesi ha solamente predicato e richiesto le dimissioni del governo, rallentando e boicottando le attività del consiglio dei ministri.
Per questa ragione, e non soltanto, si agita, aggredisce, insulta, come un invasato, fornendo l’immagine di una persona che con la testa non ci sta più; gioca con le mozzarelle e finge un malore, aggravando la già grave situazione dei produttori campani.
Poi c’è il buco delle Alpi per 54 km., che ha promesso a Lunardi e Impregilo.
Quindi c’è il ponte sullo stretto, che garantirà l’alleanza generazionale tra politica e malaffare per i prossimi 50 anni (tanto durerà la costruzione del ponte tra fallimenti, revisione dei prezzi, concordati, modifiche in itinere etc.etc.), con oltre 50 miliardi di euro da spartire, perché tanto costerà alla fine quell’inutile opera, se non vince per mantenere le promesse, quelli si incazzano !!!
Intanto i galoppini riposano, per ritemprare le forze ed essere in piena forma quando si aprirà la cambusa, allora “all’arrembagio !!!”.


Rosario Amico Roxas



Venerdì, 04 aprile 2008