Sicilia all’avanguardia

di Rosario Amico Roxas

- Malgrado le controversie istituzionali generate dalle isterie del presidente del consiglio, pescato in fuori gioco mentre imponeva alla coalizione le solite leggi personali,
- malgrado le menzogne sul debito della città di Roma dove il neo-sindaco Alemanno è stato pescato con il dito sulla bilancia mentre pesava due fettine di mortadella, indicando il peso in oltre due kili, presentando un conto cervellotico,
- malgrado il governo centrale sia andato due volte in minoranza con tutta la sua squadra bulgara,
- malgrado i rifiuti napoletani aumentino ogni giorno,
- malgrado le mortificanti lamentele si sono levate da tutta Italia per l’invenzione bizzarra di Tremonti che ha posto in essere la sua finanza inventiva, elargendo una patente di povertà a quelli che il liberismo berlusconiano identifica come servi della gleba,
- malgrado tutto ciò, e altro ancora, va tutto bene, madama la marchesa !
Contrariamente a tutte le aspettative, stante il gigantesco caos che regna nella amministrazione politica, la Sicilia da segno di resipiscenza e di autonomia.
Sono i due assessori/magistrati che guidano lo squinternato carrozzone “Sicilia” verso una “officina globale” per una profonda revisione, che ne guidano le attese.
L’assessore alla Presidenza e al personale Ilarda, stanco di chiamare un assessorato al telefono dove nessuno si peritava di rispondere, ha iniziato l’opera di ripulitura che ha creato nei pubblici uffici regionali l’ammasso di rifiuti non differenziati, dai fannulloni ai raccomandati, dai doppiolavoristi agli invalidi fasulli, dagli ammalati cronici agli amanti della tintarella a spese della comunità. Ha smosso gli ispettori per una verifica a tappeto circa le fatiche degli stipendiati d’oro e promette di esercitare un severo controllo.
Anche la sanità, con l’assessore Russo, mostra segni di adeguamento alla logica , cosa che per la Sicilia acquista il sapore di una grande conquista.
L’assessore ha affermato che deve risparmiare 800 milioni, pur senza effettuare tagli né riduzione di personale, ma solo adeguamenti alle reali esigenze della regione.
Praticamente ci sono in Sicilia ci sono 19.028 posti letto, con un costo di 600 euro al giorno, che rappresentano un esubero a fronte delle necessità che dovrebbe prevederne un massimo di 17.500. I posti letto delle case di cura convenzionate, circa 4.135, appartengono tutti a questa classe super-retribuita. C’è però carenza di posti letto per quanto riguarda i lungodegenti, il cui costo è di 137 euro al giorno, e quelli per la riabilitazione, il cui costo è di 250 euro al giorno.
Quindi pochi posti necessari che costano poco e troppi posti inutili che costano troppo; da qui lo spreco di denaro pubblico, con conseguente sistema redditizio di spartizione.
Il piano dell’assessore Russo prevede di colmare i vuoti dei posti necessari, riducendo quelli di maggior costo di numero esorbitante le esigenze e proporzionalmente aumentando quelli necessari a minor costo. Sembra l’uovo di Colombo, ma in 60 anni di autonomia non ci aveva pensato nessuno. C’è da notare che le strutture private non coprono nessun posto di quelli a costo inferiore, e dovranno accettarne l’istituzione. Altra manovra riguarda i laboratori di analisi che dovranno essere accorpati per ridurre gli sprechi e garantire posti di prelievo facilmente accessibili a tutti. Ultima operazione è la chiusura di talune guardie mediche, ma non quelle dei piccoli centri che dispongono solo di quelle, bensì quelle di comodo delle grandi città, dove funzionano anche grandi ospedali. Ora il programma andrà al ministero per la dovuta approvazione, in mancanza potrebbe arrivare in Sicilia un commissario ad acta.
E’ questo il timore, cioè che le forze più o meno occulte che controllano la sanità privata potrebbero intervenire proprio per pressare l’invio di un commissario per scongiurare una serie di provvedimenti al servizio della comunità, ma che lede privilegi economici diventati intoccabili.
Quando scrissi che la giunta Lombardo avrebbe incassato il consenso dei siciliani ma non dei politici, intendevo proprio questo; ci auguriamo che anche la minoranza sappia operare nell’interesse collettivo sostenendo l’azione dei due magistrati/assessori che non vogliono sottostare agli antichi costumi per rilanciare una gestione etica dell’economia.
Anche Lombardo avrà la forza politica di portare avanti questi suoi programmi, gestendo con autorevolezza il prevedile scontro ?


Rosario Amico Roxas



Domenica, 22 giugno 2008