Se po’ fa’

di Doriana Goracci

Se po’ fà tutto in questo Paese,"se po’ fà" , Silvio Berlusconi non è mai stato così sereno, anche quello che sembra impossibile negli altri paesi europei, da noi se po’ fà, lo dice uno come lo dice l’altro: si possono avere clan di bande dentro e dentro fuori il Parlamento, il Lazio conta tra 60 e 70 cosche legate a ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e sacra corona unita. A queste sono da aggiungersi le organizzazioni locali (come la famiglia Nicoletti da un lato e dall’altro il network criminale rappresentato dalla galassia familiare dei Casamonica - Di Silvio) e quelle straniere di matrice cinese, rumena e nigeriana.

Se po’ fà a darsi una mano, che brandisce una legge, un fucile,un bavaglio, una torcia, una mazza, quello che ti viene in mente per far fuori il nemico, sia rom, romeno, diverso.

Solo a scriverne di ciò che accade, non ce la si fà. Non solo perchè fisicamente prende una nausea forte e un’impotenza drammatica ma perchè i "fatti" si susseguono veloci, come sassi trascinati dall’acqua. Eppure mi hanno insegnato da bambina, non a parole, che tacere è dire si, condividere l’operato di una persona. Si tace perchè si è d’accordo, si delega all’altra, all’altro la nostra vita. Professionisti del malaffare, hanno frugato ben bene nel nostro disagio, hanno fatto emergere le nostre paure, il nostro male, l’urlo che non esce più. Sono bambini, sono ragazzi, sono bambinate, sono ragazzate e continuano stupri delle donne e dell’ambiente, violenze urbane...demenziali frasi che giustificano la disattenzione distratta e complice, hanno acconsentito a non mettere in discussione più niente, ad accettare tutto anche quello che sembra evidente che infranga i basilari diritti di ognuno.

In un paese del viterbese dove vivo, Capranica, si sono festeggiati nel fine settimana i 250 anni della Madonna delle Grazie, le donne hanno lavorato per mesi a comporre fiori di carta che hanno stravolto il degrado e l’abbandono del centro storico, l’hanno fatto diventare con l’aiuto di tutte e di tutti, un solo fiore di cui vantarsi e da offrire alla vista di chiunque. La notte della domenica, a festa finita, il paese antico si è trovato nel buio più completo e la notte successiva è stato ancora così, la pioggia e le mani furtive hanno fatto il resto...Le automobili hanno ripreso il loro posto, i bidoni della spazzature pure, i rifiuti anche, era tutta roba di carta, da buttare , buona solo per il prossimo fine settimana. La volontà di portare avanti questo straordinario laboratorio artigianale e artistico, non ha avuto alcuna risposta dal Comune, è rimasto il buio, l’alcolizzato che racconta la sua disperazione, i romeni pigiati nelle cantine, la spesa da fare e tutto costa di più, le analisi che è meglio farle da un privato sennò muori ad aspettare il tuo turno, si spazza, si pulisce, si corre , niente è cambiato: "se po’ fà".

Doriana Goracci



Giovedì, 15 maggio 2008