Un press kit che si è scritto da solo

di Rosario Amico Roxas

Il ’press kit’ che la Casa Bianca ha distribuito ai giornalisti al seguito del presidente americano, in realtà è un esame in vitro (per il passato) e in vivo (per il presente) del cavaliere; emerge l’arte dell’arrangiarsi, iniziata in età pre-pubere e affinata nel tempo fino ai massimi livelli.

Lo sappiamo benissimo e sappiamo anche di doverlo subire; la legge del marketing, della pubblicità, dell’apparenza, si è imposta contro tutto e contro tutti, permettendo che una concentrazione di poco superiore al 30% degli elettori aventi diritto, grazie (a causa di !) una legge antidemocratica fagocita il premio di maggioranza e dichiara di possedere la maggioranza del paese, che lo autorizza a farsi tulle le leggi che crede.

Ma arrivano le scuse : “I sentimenti espressi nella biografia non rappresentano le vedute del presidente Bush, del governo americano e degli americani”.

Ma allora chi l’ha scritto ? Difficilmente possiamo credere che si sia scritto da solo, perché non emergerà mai l’autore, probabilmente promosso inviato speciale in Alaska, addetto al servizio sulla riproduzione delle foche marine.

Ma allora si tratta delle vedute di chi, stante che vengono esclusi il Presidente, il governo e gli americani ? Non ci sentiamo offesi, anzi divertiti; ci era sembrato che, finalmente qualcuno avesse colto nel segno per una tiratina d’orecchie a questo popolo che non vanta più poeti o navigatori, ma truffaldini, azzeccagarbugli, mitomani, sessuomani, illusi, delusi, reclusi.

Invece un’altra delusione, un’altra marcia indietro: “Non siamo stati compresi, non volevano dire ciò, la stampa comunista ha alterato il contenuto, mai pensato cose simili…” Tutto in perfetto stile berlusconiano, per l’occasione diventato un made in Italy da esportazione.

Rosario Amico Roxas



Martedì, 08 luglio 2008