Ridere o piangere: gli attributi di Cuffaro

di Rosario Amico Roxas

Abbiamo assistito al ripetersi di una antica tradizione che voleva i sovrani di Francia essere elevati alla dignità di "canonico della cattedrale di Roma"; la medesima basilica dove lo stesso pontefice è vescovo; per cui Sarkozy, presidente dei francesi, in quanto successore dei sovrani, ha ricevuto la medesima dignità cattolica, apostolica e romana. Veramente sarebbe stato anche necessario valutare la tradizione, anch’essa storica, di tagliare la testa al sovrano, insieme alla sua consorte/compagna/amante.

Ma, poichè siamo in periodo di moratoria e ci troviamo in Europa e non negli USA, va bene così.

Sorge, adesso un dilemma, storico e diplomatico.

Totò Cuffaro, governatore della Sicilia, è il diretto successore di Federico II, l’imperatore che per primo ebbe l’intuizione europeista, fondatore della scuola poetica siciliana; residente, per la carica, a Palermo nella medesima dimora oggi occupata dal governatore Totò.

Federico II per i suoi meriti (in verità tutti da rivedere e rivalutare !), meritò dai suoi contemporanei il titolo "stupor mundi" (meraviglia del creato, stupore del pianeta, etc.etc.); adesso il buon Totò, per altre tanti meriti (tutti anch’essi da rivalutare) non meriterebbe dai suoi contenporanei l’analogo titolo che contraddistinse il suo predecessore ? Mi rivolgo agli storici, agli esperti di araldica che frequentano questo sito, affinchè possano aiutarmi a dirimere tale vexata quaestio, e riconoscere al governatore gli attributi che gli spettano (con preghiera di non equivocare).

Rosario Amico Roxas



Marted́, 22 gennaio 2008