Il vangelo secondo $i£vio Ber£u$coni
Italia rialzati... e cammina

di Rosario Amico Roxas

L’antico vezzo di sentirsi il Cristo rinato, riemerge periodicamente nelle parole del cavaliere.

Ha inventato lo slogan per le prossime elezioni: “Italia rialzati !”, stante il fatto che sarebbe stata messa in ginocchio dal governo Prodi. Certo in cuor suo avrebbe voluto aggiungere “…e cammina”, ma i suoi consiglieri spirituali (Bagnasco, Ruini, Baget Bozzo, don Pierino, e Buttiglione) devono averlo dissuaso. Si rinnova, per mano del cavaliere, il miracolo di Lazzaro, mentre altri miracoli sono stati promessi con gli slogan successivi.

Ritornato in piazza San Babila ha parlato ai suoi fedelissimi, elencando le linee generali del suo programma: innanzitutto libertà dalle tasse, riconoscendo legittimità agli evasori, assolti, secondo il “vangelo di Silvio” “Chi non ha mai evaso scagli il primo 740”.

Quindi libertà dalla giustizia oppressiva, dispotica, che si permette indagare sui furbetti del quartierino, sui monopolizzatori delle aste truccate, dei concorsi pubblici (ma veramente privati), delle concussioni, degli interessi privati; personaggi che ha raccolto dentro il suo partito delle libertà; tutti dentro, secondo il “vangelo di Silvio” : “lasciate che gli evasori e i concussi vengano a me !”

Quindi, per non smentire se stesso, dopo aver preannunciato, in mattinata, una campagna elettorale soft, ringalluzzito dagli applausi guidati da una eccitatissima Michela Vittoria Brambilla, si è messo a parlare a ruota libera, contraddicendo se stesso, attaccando tutti e tutto, con particolare riferimento al suo nemico n.1 Romano Prodi, colpevole di avere, ancora, i suoi capelli: “Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati” (Luca 12, 7).

Per concludere ha affermato che i voti espressi al di fuori del suo PdL o del PD, sono voti sprecati; ma anche questa affermazione è stata suggerita dai suoi consiglieri politici (Bondi, Cicchitto, Schifani, Elisabetta Gardini, M.V. Brambilla), perché lui avrebbe voluto dire che i voti assegnati ad altri partiti che non sia PdL, sono da considerarsi nulli; l’acume politico dei suoi consiglieri gli ha evitato di affermare pubblicamente ciò che in realtà crede fermamente.

Convinto che l’Italia intera anela a far parte della sua corte ha concluso: “ Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno (chiaro riferimento a Casini n.d.r.) Luca, 13, 24”.

Rosario Amico Roxas



Lunedì, 11 febbraio 2008