Refuse froidiano

di Rosario Amico Roxas

Ogni tanto, seppure raramente, su “Il Giornale” scappa di citare la verità, magari sotto forma di “refuse froidiano”.
Leggo, infatti, nel quotidiano, che esamino quotidianamente per misurare il livello sempre crescente di menzogne che vengono propinate, la seguente, correttissima affermazione:
“Al momento, con un forte vantaggio del blocco liberale rispetto alle sinistre, c’è libertà per le due colazioni di sottoscrivere accordi con chi vogliono. (Il Giornale 29 gennaio 2008, “Berlusconi al voto subito”).”
Ecco il froidiano riconoscimento secondo il quale il signore e padrone di quel quotidiano “fondato da Indro Montanelli e diventato bollettino personale della famiglia Berlusconi”, si appresta a sedersi a tavola per ben “due colazioni”; certamente due, almeno due, stante 18 mesi di forzata dieta.
Gli accordi che prevede non sono altro che un invito a tavola, per il quale si sono prenotati, e continuano a prenotarsi, i personaggi che hanno già spremuto fino all’osso le dispense cui erano preposti. Così dimissioni in tempo utile con abbandono di città, di province, di regioni, alla ricerca di un più proficuo “posto a tavola”.
Nel medesimo articolo sul quotidiano/bollettino della famiglia Berlusconi, si evidenziano urgenze gravissime, che non consentono di perdere ulteriore tempo per migliorare le legge elettorale; ma in altri quotidiani leggiamo che è in corso di svolgimento il procedimento contro Berlusconi per la corruzione di quell’avvocato inglese, convinto, a pagamento, di mentire per salvaguardare il cavaliere da un giusto procedimento. In quel processo già molti capi d’accusa sono decaduti, ma non per “non aver commesso il fatto”, bensì per avvenuta prescrizione, in forza della legge Cirelli fortemente voluta dal governo cavalleresco.
Ecco i motivi di grande urgenza; l’immunità prevista per il presidente del consiglio, grazie al lodo Schifani, anch’esso prepotentemente voluto dal medesimo governo cavallerizzo, che nessuno ha voluto valutare nella sua costituzionalità, in quanto rende un singolo personaggio un privilegiato a fronte della Costituzione che vorrebbe tutti uguali di fronte alla legge.
E’ appena caduto il governo Prodi, grazie ai metodi ampiamente collaudati del cavaliere, che già emergono le schifezze che è pronto a commettere, in nome e per conto del popolo italiano , ipnotizzato da 18 mesi di slogan pubblicitari.


Rosario Amico Roxas



Martedì, 29 gennaio 2008