Elezioni
Ricostruire la sinistra e’ possibile

di Amina Salina

Lettera inviata alla redazione di Liberazione oggi a commento dei risultatio elettorali salam amina


cari compagni e compagne
sono una lavoratrice da sempre schierata con l’estrema sinistra. Vi ho votato alcune volte, la volta scorsa ho votato Pdci perche’ sono piu’ d’accordo con loro per l’attenzione che hanno avuto verso il mondo delle moschee e sulla questione della Palestina e sulla centralità della classe lavoratrice.
Penso che il sistema elettorale iniquo e filo padronale abbia precipitato una serie di processi che già erano nell’aria nella società da una quindicina d’abbi e che l’estrema sinistra non ha colto abbastanza.
1- La fine della centralità operaia e della classe lavoratrice e la contestuale sparizione del ceto medio il cui status ed i cui stipendi sono crollati anche a causa dell’introduzione del lavoro precario. La classe su cui si era ricostruita l’Italia dopo la seconda guerra mondiale adesso e’ una classe di perdenti, di persone che hanno una laurea e che non riescono a pagare l’affitto, di cinquantenni a casa coi genitori di divorziati e divorziate che ritornano da mamma perche’ il salario non permette nessuna indipendenza.,Tutto il mito del lavoro che dà dignità e’ crollato, adesso si lavora per non morire e si muore al ritmo di due operai al giorno nelle fabbriche e nei cantieri. All’interno della classe lavoratrice si e’ creata una sottoclasse di sottoproletariato ipersfruttato, gli immigrati che nella maggioranza svolgono i lavori rifiutati dagli italiani e che il padronato italiano e’ riuscito a trasformare nel "nemico" che ruba pane e lavoro agli italiani quando questa e’ una grossa menzogna.
2- L’emergere a causa di una campagna di stampa ben orchestratta ed in assenza di una stampa veramente libera di nuovi nemici attraverso lo specchietto per le allodole della questione-sicurezza. Di fatto l’ottanta per cento degli italiani sono dei possidenti che hanno almeno la casa e che temono comunque l’emergere della criminalità, che sia italiana o straniera, che possa minacciare la loro sicurezza fuori o in casa. La sicurezza e’ un diritto, non esiste che una esce di casa e rischia di essere rapinata o violentata. Ma forse la questione si risolve principalmente con la certezza della pena per i rei senza distinzione alcuna. La questione sicurezza e’ invece stata amalgamata al terrorismo ed all’immigrazione con risultati repellenti. La Lega che ha trionfato al Nord addita ogni giorno gli immigrati come delinquenti e le moschee come covi di terroristi spandendo odio a destra e a manca senza una reazione degna di questo nome da parte di chi dovrebbe difendere una comunità massacrata mediaticamente e messa all’indice per qualsivoglia motivo. Perche’ RC difende a spada tratta soltanto i gay e le lesbiche e non con altrettanta forza le minoranze religiose o i rom?? Se dev’essere attuata una battaglia di diritti civili che sia per tutti senza distinzioni mantenendo pero’ la centralità del lavoro dipendente come aggregatore delle lotte di massa. Non credo che gli operai delle fabbriche capiscano molto bene il nuovo corso di Bertinotti e penso che si sentano semplicemente non rappresentati. Il fatto che un settore che votava per l’estrema sinistra adesso voti Lega e’ un segnale di strappo con gli ideali fondamentali della sinistra e con le stesse regole della democrazia che la Lega utilizza strumentalmente contro le minoranze religiose e contro gli immigrati.
3- La questione del merito quello vero e non quello della borghesia. Mi spiego una volta c’erano gli intellettuali che venivano dalla classe operaia come Teresa Noce. Oggi c’e’ l’ignoranza di massa. Entrate in un liceo romano o milanese. Il sessanta per cento degli studenti non studia e farebbe bene ad impararsi un mestiere. Un paio di generazioni fa con certi mestieri - come il sarto - si sono creati imperi, oggi vogliono tutti andare a fare il funzionario statale. Secondo me la cultura quella vera dovrebbe essere patrimonio comune di tutte le classi ma attenzione chi non ha voglia di studiare vada a lavorare. Si finanzi l’artigianato che sta morendo i mestieri dimenticati che poi sono anche quelli piu’ creativi. Si ripristini il rispetto tra docenti ed alunni senza sei politici - che poi la selezione e’ comunque di classe- e senza autoritarismi.
4- L’educazione. Abbiamo la gioventu’ piu’ maleducata d’Europa. Che si ponga un freno al consumo di alcool e droghe che e’ semplicemente stupido e dannoso. Per non parlare della promiscuità sessuale degli adolescenti. Si difenda la famiglia che quando e’ sana e’ sana tutta la società. Credo che questi siano tempi di grande confusione ma che sia possibile costruire una sinistra vera senza ideologismi e con tanta attenzione ai veri concreti problemi della gente. La casa ed il lavoro come un diritto. La cultura come l’unica cosa che nessun padrone ti porterà mai via. L’amore per gli ultimi per gli oppressi per gli sfruttati
pace salam
amina donatella salina
collaboratrice di islam online.it e della rivista Il Dialogo



Giovedì, 17 aprile 2008