Politica
Il nuovissimo politichese
di Rosario Amico Roxas
Anche la Cina partecipa al rinnovamento del linguaggio della politica, quel politichese che consente di dire tutto e in contrario di tutto; quello che permette di potere affermare “sono stato frainteso”, oppure “non mi hanno capito”, o meglio “hanno travisato le mie parole”, o ancora “tanto casino per una innocente battuta”, che può anche diventare “mancano del senso dell’umorismo”. Così: · Aggredire una nazione diventa “guerra preventiva”, cioè certezza di una guerra per scongiurare l’ipotesi di una guerra; · partecipare ad una guerra, malgrado in veto della Costituzione, si chiama “missione di pace”; · una volta quanti si opponevano alle aggressioni esterne venivano indicati come “resistenti”, per cui la “Resistenza” acquisì un significato “eroico” di intangibilità; allora i combattenti che si oppongono alle invasione neo-colonialiste dell’imperialismo, vengono identificati come “terroristi”, con licenza di poterli uccidere; · in Cina i manifestanti contro il regime si chiamano “delinquenti” e vengono massacrati di botte e spesso uccisi; · in Italia i delinquenti retribuiti e mercenari, che sfilano per le città inneggiando al capopopolo che li paga, si chiamano “manifestanti” e vengono candidati alla Camera o al Senato nelle liste bloccate; · in Italia un corretto “avviso di garanzia” ad un personaggio che si ritiene intoccabile, viene identificato come “giustizia ad orologeria”; · se poi in quell’avviso si perfeziona e si documenta un reato da portare in tribunale , allora si chiama “accanimento giudiziario”; · se poi si arriva al processo, malgrado la disperata ricerca della scadenza dei termini processuali, allora si chiama “persecuzione giudiziaria”; · una eventuale e remota condanna diventa “vendetta politica”; · ma non si arriva quasi mai alla condanna, perché interviene la prescrizione tanto cercata, che si chiama ” piena assoluzione”. Rosario Amico Roxas Martedì, 18 marzo 2008 |