Piccoli operai non crescono

di Doriana Goracci

LA signora Marcegaglia, pragmatica donna cresciuta a trasmissioni del tipo "Ok , il prezzo è giusto", ha rintracciato di recente il male oscuro che affligge l’Italia:"Negli ultimi dieci anni il costo del lavoro è salito in Italia in linea con la media europea ma non altrettanto ha fatto la produttività. Solo con un forte recupero di produttività sarà possibile conciliare crescita e occupazione, competitività e incremento dei salari: tutti obiettivi essenziali per il Paese". Per alleggerire il contratto nazionale va quindi conseguito l’aumento di produttività e dei risultati aziendali. Ligio al dovere dell’Informazione e della Discussione, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi,fà trascorrere ai pensionati garantiti il tempo pre-feriale con dissertazioni su Prima Pagina, pregevole Forum di Rai Tre, domandando: " "Salari e Produttività: gli aumenti dei salari ci saranno solo se questi saranno ancorati alla produttivita’e agli utili d’impresa. Siete d’accordo?".

Ma allora vale la pena tornare ai consigli per gli acquisti della signora Marcegaglia.

1) "L’eta’ della pensione andrebbe indicizzata all’aumento della speranza di vita. Il welfare italiano e’ particolarmente inefficiente e iniquo: quasi il 60 per cento della spesa sociale serve a coprire dal rischio di vecchiaia, perche’ l’eta’ media dei pensionati e’ bassa e il pensionamento avviene tre anni prima che nella media dell’Ocse"

2)"Va aggiornato il quadro dei diritti dei lavoratori, bisogna adottare modelli di flexicurity. Non e’ il posto di lavoro che deve essere garantito, ma un reddito e una formazione adeguati, come accade nei Paesi con sistemi di sicurezza sociale piu’ moderni e attivi".

3) "l’abbandono del nucleare ha accresciuto la nostra insicurezza e la nostra dipendenza dall’estero, ha sottratto altre risorse alla crescita, ha gonfiato le bollette elettriche di famiglie e imprese".

4)’’E’ possibile un federalismo virtuoso, come ci insegnano molti Paesi europei. Per l’Italia, il prossimo passaggio e’ il federalismo fiscale. Deve costituire un’assunzione di responsabilita’ e accompagnarsi a un taglio di spesa frutto della guerra alla duplicazioni, alle sovrapposizioni, agli sprechi:’pago-controllo-esigo’.

E dulcis in fundo, "Troppe donne a casa, troppe culle vuote, troppi bimbi poveri".

Certo ci sono degli intralci, come gli "stradini". La notizia è di ieri:"Uno stradino, Alois Franz Anthof, 52enne di Monguelfo, e’ morto, travolto da un albero lungo la strada della Val di Landro, nei pressi di Dobbiaco. L’uomo era intento a lavori ai margini della strada, quando e’ stato travolto dall’albero che stava abbattendo".

O come a Civitavecchia, nel cantiere per la riconversione della centrale di Torrevaldaliga Nord, dove un dipendente della ditta Pichler, Ivan Ciffary, 24 anni, di nazionalità slovacca, addetto al montaggio del nastro trasporto carbone, è precipitato da circa 15-20 metri ed è morto sul colpo. Lo rende noto un comunicato dell’Enel.

Il Ref poi (ricerche e consulenze per l’economia e la finanza) prevede che l’effetto caro greggio si fara’ sentire sulla bolletta della luce in misura dell’8% circa, con una spesa aggiuntiva di quasi 35 euro all’anno per una famiglia media.

Le previsioni ahimè, fanno ritenere che le nostre tasche si alleggeriscono, di pari passo con l’Alleggerimento del contratto di lavoro, quando c’è.

Ma il destino avverso può essere combattuto con la ricerca e la cura, l’incarico della Marcegaglia, oltre gli altri, è anche quello ad esempio di essere presidente della Fondazione Areté Onlus per il sostegno dell’attività Vita-Salute San Raffaele. L’azienda famigliare Marcegaglia, oltre alle tanti sedi in tutta Italia, possiede stabilimenti in Polonia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Brasile e nel 2008 ha patteggiato una sanzione di 500mila euro più 250mila euro di confisca per una tangente di 1 milione 158mila euro pagata a Lorenzo Marzocchi di EniPower e papà Antonio Marcegaglia ha patteggiato 11 mesi di reclusione con sospensione della pena.

Come da trascorso Angelus domenicale, Ratzinger ci ha confortate e spronate a produrre vita:“La paura - ha spiegato Ratzinger - è una dimensione naturale della vita. Fin da piccoli si sperimentano forme di paura che si rivelano poi immaginarie e scompaiono; altre successivamente ne emergono, che hanno fondamenti precisi nella realtà; queste devono essere affrontate e superate con l’impegno umano e con la fiducia in Dio”.

Il dibattito di stradina in stradina, continua, anche nelle reti per tonni, dove in molti stanno aggrappati.

Doriana Goracci



Mercoledì, 25 giugno 2008