Politica - Dibattito
Una pezza per Cuffaro

di Rosario Amico Roxas

Sono previsioni che non fanno storia, troppo prevedibili, direi scontate.
Cuffaro sopraffatto da un senso di pudore, ben mimetizzato per anni, ma esploso nei sentimenti popolari, ha rassegnato le dimissioni da governatore della Sicilia.
Puntuale come una cambiale è arrivata l’informazione, non richiesta, di Casini: “Cuffaro candidato al senato per Palermo”; prevedibile, prevedibilissimo, scotntato….!
C’è in palio il pacchetto di voti riservati a Cuffaro che l’UDC rischia di perdere (tutti o in parte); il solo che può tenerli bloccati è solo lo stesso Cuffaro, ma non per interposta persona, bensì mettendo a disposizione la sua stessa persona, la sua stessa immagine, i suoi rapporti personali, le sue aderenze, le sue amicizie, i suoi “estimatori”.
Trattandosi di una sentenza di primo grado vige ancora la presunzione di innocenza, che non cadrà neanche in un eventuale giudizio di terzo grado, perché allora emergerà l’accusa di “vendetta politica”. La Sicilia rimane la regione dove in un bipartitismo, sia pure imperfetto, uno dei due schieramenti vince 61 – 0, senza lasciare spazio ad altri neanche per respirare.
Unanimismo spontaneo ?
Plebiscito convinto ?
Universalismo conclamato ?
Al Senato Cuffaro sarà eletto e porterà con sé, a bilanciare la condanna alla privazione dei pubblici uffici, una mai chiarita immunità parlamentare che la Costituzione vorrebbe riservata ai reati di opinione nell’esercizio del mandato parlamentare.
La manifestazione di Palermo, ironicamente accompagnata dalla distribuzione di cannoli, appare lontanissima e si allontanerà sempre più per restare segregata nelle cantine dell’omertà.
Si è vantato di avere coniato lo slogan: “La mafia fa schifo !!”, e i personaggi apicali che svelano ai mafiosi segreti legati al loro ufficio, mettendoli in condizioni di beffarsi delle leggi e delle indagini che li riguardano ??????


Rosario Amico Roxas



Martedì, 29 gennaio 2008