PENSIERI SPARSI INTORNO A UN 1° MAGGIO DI MORTI

di Beppe Pavan

1. Uomini premiano con "stelle al merito" donne rimaste vedove per morti sul lavoro. E le morti continuano, corollario tragico e necessario della "teologia della crescita", dove "teo" sta per "denaro, PIL, dominio", gli dei della nostra assurda società, della nostra acclamata "civiltà cristiana".

2. Che fare? Intanto, abolire il funzionariato sindacale a vita: quando l¹attività sindacale diventa "professione", carriera, finisce per uniformarsi agli stessi criteri di ogni carriera professionale e i funzionari diventano "eunuchi del patriarcato". Dico "eunuchi" perchè non posso usare "vestali" per la casta maschile del sindacato patriarcale. E¹ conveniente impedirne la professionalizzazione, che rende i dirigenti, a tutti i livelli, funzionali al sistema, esattamente come i gerarchi-eunuchi della chiesa cattolica e di ogni religione. La loro preoccupazione non è più il "bene comune", ma diventa la conservazione del sistema in cui hanno un ruolo riconosciuto, pur cercando di apportarvi correzioni.

Ma donne e uomini continuano a morire! Se il sindacato fosse davvero "strumento" in mano ai lavoratori e alle lavoratrici, che lo gestissero a turno rientrando regolarmente in produzione, sarebbe molto più combattivo, serio, coerente... e il "sistema" sarebbe già cambiato.

3. La Sinistra. Ci sono molte battaglie comuni, molti "valori" condivisi, anche se spesso facciamo fatica a incarnarli con coerenza nella quotidianità. Gli stessi "temi" delle donne: legge 40, la 194, la libertà e l¹autodeterminazione... che sono oggetto della contesa tutta maschile/patriarcale tra i partiti, la gerarchia vaticana, molti singoli uomini.... A volte da esponenti comunisti sento riflessioni condivisibili. Ma quello che quasi mai sento e vedo, da loro, è il silenzio e l¹ascolto delle parole delle donne. Questo manca, davvero, ancora, per poter avviare, secondo me, un sano e materiale percorso di cambiamento, conveniente a tutti, a tutte, a tutta la società. Vorrei che tutti i dirigenti, a tutti i livelli, della Sinistra, scomparsa dal quadro istituzionale dopo le ultime elezioni, dessero le dimissioni, ma, anziché ritirarsi a vita privata, come qualcuno, sconfortato, già minaccia, si mettessero seriamente in ascolto delle donne del femminismo e di tutte le loro organizzazioni. Con il tempo, a poco a poco, nasceranno idee e proposte nuove, iniziative da portare avanti insieme, uomini e donne, ma su basi nuove. E¹ conveniente cominciare a praticare la politica "seconda" solo a condizione di camminare insieme sulle strade della politica "prima": cambiamento personale maschile, relazioni, convivialità delle differenze, più cooperazione e meno competizione, ecc... Autoformazione dei dirigenti e dei militanti a tutti i livelli...

4. Infine, una riflessione sulle polemiche da parte degli Uomini 3000, che continuano ad affermare che gli uomini sono vittime e muoiono perché, a differenza delle donne, fanno i lavori più pesanti, più pericolosi, ecc ecc... E non capiscono che questo è conseguenza delle forme del dominio patriarcale, da cui è conveniente liberarci anche noi uomini. E che sono le donne del femminismo che hanno avviato questa lotta di liberazione. Ma loro guardano il dito (= se la prendono con le donne) invece della luna (=prendersela con il patriarcato).

Beppe Pavan
Pinerolo, 6.5.08



Giovedì, 08 maggio 2008