1. Non come sommatoria dei delusi e degli scontenti, ma come illimpidimento ed approfondimento delle ragioni delle oppresse e degli oppressi, delle ragioni della giustizia e della liberta, della responsabilita che riconosce e libera.
Non come cartello intergruppi o fuga in avanti o come presunzione avanguardistica, ma come consapevolezza sincera dei compiti dellora, e del valore e insieme delle insufficienze delle esperienze passate.
Come rottura e come eredita. Rottura delle subalternita e fuoriuscita dalle ambiguita. Eredita delle lotte e delle riflessioni delle correnti calde del movimento socialista e libertario, femminista, ecologista, antirazzista e antimafia.
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2. Il femminismo e il centro e il cuore della sinistra che si schiude alla nonviolenza e fa della nonviolenza la scelta e il criterio che costituiscono la "conditio sine qua non" della politica necessaria.
Il femminismo e la scelta decisiva su cui la sinistra della nonviolenza nasce.
O sara consapevole delle parzialita e del limite, della cura e dellalterita, o non vi sara la sinistra della nonviolenza.
O sara plurale e complessa perche riconosce che lumanita e di due generi, o non vi sara la sinistra della nonviolenza.
O sara antipatriarcale, e quindi antimilitarista, antiautoritaria, antitotalitaria, o non vi sara la sinistra della nonviolenza.
Il femminismo e il centro e il cuore della sinistra della nonviolenza.
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3. Fermare la guerra e la prima urgenza.
Ma per contrastare la guerra e necessaria la scelta del disarmo, dellantimilitarismo, la scelta della nonviolenza.
La sinistra della nonviolenza nasce per opporsi alla guerra, alle sue radici, alle sue logiche, alle sue strutture.
La sinistra della nonviolenza o chiama ad opporsi alla guerra che sempre consiste delluccisione di esseri umani, o non esiste.
La sinistra della nonviolenza e lantitesi della barbarie della guerra. E cosi come la guerra porta lautoritarismo, la sinistra della nonviolenza e radicalmente democratica ed egualitaria; cosi come la guerra porta la distruzione delle relazioni e della natura, la sinistra della nonviolenza costruisce relazioni e difende la natura; cosi come la guerra uccide e umilia, la sinistra della nonviolenza salva e degnifica.
Lopposizione alla guerra e a tutte le strutture ad essa connesse (e tra esse: le dittature, i terrorismi, le organizzazioni criminali, cio che e inteso a opprimere, ricattare, assassinare) e il primo impegno della sinistra della nonviolenza.
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4. Ma oltre limpegno contro la guerra urgente e decisivo e limpegno contro la devastazione della biosfera.
E poiche la devastazione della biosfera e in corso a ritmi sempre piu accelerati e con esiti sempre piu catastrofici, e indispensabile che la sinistra della nonviolenza faccia dellimpegno ecologista il terreno decisivo del suo agire quotidiano.
La sinistra della nonviolenza o e ecologista o non e.
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5. Ma la sinistra della nonviolenza e innanzitutto sinistra, la sinistra adeguata alla sfida di questo inizio di millennio.
E quindi erede e inveratrice delle lotte delle oppresse e degli oppressi per il riconoscimento delleguagianza di dignita e diritti di ogni essere umano.
Non scrive i menu per i ristoranti dellavvenire, ma e il movimento reale che contrasta lorrore presente, difende lumanita e la casa comune, si sforza di preservare la civilta dalla barbarie, ha a cuore la vita, la dignita e i diritti di ogni essere umano. Chiama per questo le oppresse e gli oppressi alla lotta, chiama alla lotta ogni persona di volonta buona. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Arretrati in: http://lists.peacelink.it/
Numero 430 del 19 aprile 2008
Sabato, 19 aprile 2008
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