LA prima ragione: limmensita delle risorse pubbliche che oggi vengono utilizzate a fini di male e potrebbero invece essere utilizzate a vantaggio dellumanita.
Tutti quelli di noi che nel corso della loro vita sono stati pubblici amministratori recano in cuore una ferita che non cicatrizza: la consapevolezza di quante risorse pubbliche si sperperino (e peggio: si usino per provocare disastri), e come invece sarebbe agevole utilizzarle a beneficio di tutti se ad amministrarle vi fosse anche qualche persona di volonta buona, di retto sentire, di tenace concetto.
Per questo occorre che a contribuire a gestire le risorse pubbliche nelle istituzioni democratiche vadano persone amiche della nonviolenza; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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La seconda ragione: la crisi della democrazia in Italia e un dato di fatto. Solo lingresso della nonviolenza nella politica e nelle istituzioni puo salvare la democrazia dalla deriva autoritaria ed anomica in corso. Per questo occorre abbandonare ogni sentimento di minorita, di marginalita, di rassegnazione e decidersi a portare la lotta nonviolenta ovunque occorre lottare per difendere e inverare legalita e democrazia; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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La terza ragione: il ceto politico attuale non si autoriformera mai. Poiche i meccanismi di cooptazione sono in se stessi corruttivi: e prova ne e la triste sorte di alcune brave persone cooptate in questa legislatura: che si sono asservite quanto e piu degli altri alla guerra e al razzismo. Per questo occorre mandare in parlamento persone amiche della nonviolenza, nitide e intransigenti; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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La quarta ragione: non ce piu tempo da perdere, vi e una catastrofe ambientale di dimensioni planetarie in corso, e se i pubblici poteri non mutano politiche non vi sara salvezza.
Per questo occorre portare la scelta della nonviolenza dove si decide del bene comune; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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La quinta ragione, e dirimente: occorre rovesciare i rapporti di genere nel governo della cosa pubblica, oppure il patriarcato e il maschilismo continueranno a provocare crimini e disastri.
Per questo occorre candidare ed eleggere nelle istituzioni democratiche piu donne che sia possibile, donne portatrici delle esperienze e delle riflessioni dei movimenti femministi; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza - che nel femminismo riconosce la sua corrente calda e il suo storico maggior inveramento - alle ormai imminenti elezioni politiche.
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La sesta ragione: lo sfruttamento e le ideologie dello sfruttamento sono crescite negli ultimi decenni a tal punto che sembra oggidi ovvio cio che lungo gli ultimi due secoli parve a tutti cosi oscenamente scandaloso che a piu riprese le oppresse e gli oppressi si sollevarono per abolire quel modo di produzione che aliena e disumanizza chi al giogo della proprieta e collocato e ai fini della massimizzazione del profitto vampirizzato, e a scorpioni e frustate si pretende governarlo.
Per riaprire una prospettiva di solidarieta che ogni essere umano raggiunga e la dignita umana di ciascuno rivendichi occorre occorre riaffermare una scelta socialista e libertaria concreta e coerente nei mezzi e nei fini; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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La settima ragione: e la guerra, la guerra in corso, la guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, cui lItalia sta partecipando in violazione della sua stessa legge fondamentale; e con la guerra il riarmo, il militarismo: lorganizzazione, la prassi e lideologia sterminista. E solo la nonviolenza si oppone alla guerra, al riarmo, al militarismo in modo adeguato. Solo la nonviolenza.
Per contrastare la guerra, per difendere la Costituzione della Repubblica Italiana; per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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Lottava ragione e costituita dalle generazioni future e da quelle passate: accettare una politica irresponsabili e criminale che porta alla barbarie e al collasso della biosfera denega in radici i diritti umani degli esseri umani che verranno; e annienta il senso e il frutto di quellimpresa comune dellumanita che chiamiamo la storia della civilta umana, il progredire dellumana coscienza, dellumana famiglia, dellumana vicenda.
Anche per le generazioni future e per le passate ancora, anche per loro e oggi da lottare; anche per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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Una nona ragione: non fermeranno lavanzata della destra eversiva e razzista e mafiosa coloro che in questi due anni hanno progressivamente ceduto alla sua aggressione lasciandosene insignorire fino a portarne avanti le politiche di guerra e razziste, ecocide e misogine. Potra fermare lavanzata dellestrema destra barbarica e gangsteristica soltanto lingresso nelle istituzioni della nonviolenza.
Per questo occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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E una decima, infine: quel comando morale che dice: "tu non uccidere". Perche questo comando morale divenga criterio dellazione politica, per questo, per questo occorre oggi presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche.
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Altre ragioni ancora vi sarebbero, ma qui e adesso bastino queste per dire, ancora una volta, che occorre presentare liste della sinistra della nonviolenza alle ormai imminenti elezioni politiche. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Arretrati in: http://lists.peacelink.it/
Numero 357 del 6 febbraio 2008
Mercoledì, 06 febbraio 2008
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