Tutto il mondo è paese

di Doriana Goracci

Don Antonio, parroco di Capranica- paese in provincia di Viterbo, con un biglietto in busta bianca, fà gli auguri a tutti di buona Pasqua, anche ad una come me che, non si sa mai , potrebbe contribuire come chiede, al restauro di Santa Maria . Questa chiesa ha ottenuto dalla Regione Lazio un finanziamento per 288.177 euro. Ci informa di tutto questo sempre Don Antonio alla fine del biglietto augurale, chiedendo di essere generosi -si sa il danaro non ha nome- perchè rimangono ancora 115.000 euro per completare i lavori che alacremente sono stati avviati.

Io vivo lì, a due passi da quella chiesa, nel centro storico e mi chiedo come sono stati impiegati i 98.333,33 euro stanziati nel 2005 dalla Regione Lazio e gli ulteriori 115.000 resi disponibili dalla stessa Regione Lazio per il Comune di Capranica per la messa in sicurezza mai effettuata e la bonifica della discarica dove sono stati stoccati illegalmente dal 2003 rifiuti tossici giacenti ancora all’aperto e senza nessuna protezione dal lontano maggio 2005.

In quella data sono stati rinvenuti dal Noe, anche in località Cinelli e Sant’Elia, circa 35 milioni di kg di fanghi di cartiera, 11 milioni di kg di fanghi provenienti da rifiuti solidi urbani bruciati e fanghi sanitari, 4000 tonnellate di ceneri pesanti da acciaieria, ceneri prodotte da termovalorizzatori di rifiuti urbani e sanitari. Per quanto sappia, la sola discarica di Capranica è divenuta oggetto di una seduta alla Provincia nel consiglio del 15 ottobre 2007, dove si parlava delle note "lungaggini burocratiche" capranichesi.

Mi chiedo come sono stati impiegati i 500.000 euro di finanziamento previsti con il Prusst per la Capranica - Civitavecchia, il cui progetto è passato da realizzazione di pista ciclabile in realizzazione per la messa in funzione della ferrovia. La Orte - Capranica - Civitavecchia è destinata a restare un ramo secco che difficilmente potrà rifiorire? Ricordo quando si parlava dei "valori fondamentali dati ai progetti dalla Regione Lazio per lo sviluppo di tutta la zona, per il traffico delle merci dal porto di Civitavecchia fino all’interporto di Orte, e per l’utilizzo da parte del turismo crocieristico"...

Mi chiedo com’è lo stato dell’acqua potabile di Capranica, dal momento che il valore dell’arsenico varia da 23 a 28 microgrammi litro , come da analisi Arpa e Asl, invece dei 10 microgrammi litro previsti per legge e la regione Lazio si è presa tutte le deroghe concesse per rimandare nel tempo le soluzioni che possano ricondurre le acque nei limiti di legge e alla potabilità. Tra le altre cose, alla metà di ottobre , a Viterbo alcuni rappresentanti del comitato cittadino hanno consegnato all’on. Giulietto Chiesa una petizione accompagnata da una raccolta firme per il Parlamento Europeo affinchè si attivi verso il governo italiano per l’applicazione della Direttiva della Comunità Europea 98 / 83 del Consiglio del 3 / 11 /1998 riguardante la potabilità delle acque.
Quì mi fermo non solo perchè altrimenti diventerei noiosa ma anche perchè in questo gioco dell’Oca o Ronda dei finanziamenti, per usare un termine recentemente inaugurato con il primo Rally ronda dei noccioli di Capranica, io arrivo da dove sono partita, la Chiesa di Santa Maria e le richieste legittime di Don Antonio che almeno ha messo subito in moto i finanziamenti ottenuti.

Spero siano legittime e non senza risposta, anche le mie di domande, perchè come diceva De Andrè: "prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo Stato che fa si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità".

Buone feste

Doriana Goracci
Capranica (VT)



Sabato, 22 marzo 2008