Nucleare? A cavallo!

di Doriana Goracci

Hanno ascoltato l’appello delle migliaia e migliaia di famiglie italiane in crisi, hanno visto Report domenica 2 novembre , quella che raccontava di un referendum dell’87 che aveva abrogato il nucleare, “costato agli italiani circa 9 miliardi di euro per rimborsare l’Enel del mancato guadagno e per mantenere in sicurezza gli impianti, che dopo 20 anni sono ancora lì con tutto il loro carico radioattivo”, hanno dato il meglio di sè in Parlamento. Hanno salvato l’ippica e il nucleare e uniti, destra e sinistra, hanno fatto fronte alla bufera, hanno votato, salvando l’Italia: si può fare.

Mentre le Radiazioni Italiane, intrattenendoci fino all’alba per vedere chi era più nero di fronte alla sconfitta del bianco, con un bel cappuccino conciliatore, per il” tutti a casa stanotte a tifare Obama”,il 4 novembre è stato votato sotto l’occhio soddisfatto di Colaninno, il salva nucleare, il salvaclima all’italiana: la Camera dei Deputati ha approvato l’Articolo 15 del Disegno di Legge Sviluppo (1441), dando il via libera al Governo di emanare entro giugno 2009, uno o più decreti legislativi per la localizzazione in Italia di impianti di produzione elettrica nucleare, di sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare, con un ‘Agenzia tutta nuova di zecca, quella per la sicurezza nucleare.
La nostra piccola grande Famiglia, al ritmo di Furia cavallo del west, non si è fermata e mentre si discute dell’abbronzatura di Obama, lanciata dal Silvio Globale, lesta come un dopato cavallo, è arrivata il 6 di novembre all’approvazione dell’emendamento “salva ippica”, proposto dalla Lega e accompagnato dall’unanime consenso di un ordine del giorno del Pd presentato dal deputato Brandolini che “impegna il governo ad affrontare con la massima urgenza il necessario processo di rilancio del settore attraverso un piano industriale e la riforma dell’Unire finalizzati per dare all’ippica la certezza di uno sviluppo in grado di valorizzare la qualità del cavallo allevato in Italia e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Il Pd, attraverso Oliverio chiede al Governo di “non abbandonare adesso l’ippica e di sentire la responsabilità di intervenire urgentemente per venire definitivamente incontro alle richieste di un settore che versa in uno stato di crisi strutturale anche per la diminuzione delle scommesse”. La camera quindi approva la Norma che introduce la sperimentazione delle Videolotterie.
Il Comitato di Crisi dell’ippica ha annunciato che lo sciopero del trotto e del galoppo, dopo averne saltati 23, è per ora finito.
E siamo seri, trotterellando nell’ultima ora, sono stati salvati con un emendamento, i contributi 2008 per i giornali di partito e di opinione: salvo la nostra.

Doriana Goracci



Venerdì, 07 novembre 2008