Politica: Berlusconi non vuole !

di Rosario Amico Roxas

Nuovo e più veemente attacco della CdL contro il governo Prodi; c’è un coordinamento che copre l’intera nazione con un lavaggio di cervello diventato ossessivo.
In questi 16 mesi di governo Prodi in realtà ha governato Berlusconi, ben mimetizzato dietro le quinte, ma reggendo le fila delle decisioni.
Ora si deve essere stancato di comandare dall’ombra di una opposizione strumentale, parolaia, piena di slogan e priva di contenuti politici, per cui ha ordinato ai lanzichenecchi di utilizzare tutte le occasioni possibili e non possibili per ritornare all’attacco con i soliti slogan, le frasi fatte, le noiose e ripetitive accuse, avendo acquisito o acquistato nuove truppe cammellate con la campagna acquisti d’autunno.
Ma si è stancato di stare nell’ombra, da dove ha ottenuto tutto quello che desiderava e anche di più, oppure sono sorte nuove esigenze per cui è diventato urgente riprendere la gestione della stanza dei bottoni e dei bottini ?
In occasione del voto per il rifinanziamento alla missione in Afghanistan, voluta dal suo governo, ha preteso, a mo’ di ricatto che l’esecutivo di Prodi si pronunciasse affermando e garantendo che le missioni in Iraq e in Afghanistan furono “missioni di pace”; la bugiarda affermazione arrivò sollevando lo stesso Berlusconi dal rischio che venissero a galla retroscena che non dovevano essere noti al grande pubblico; mi riferisco alla “coincidenza” della missione in Iraq alla quale fece seguito il ricco finanziamento di investitori americani a Mediaset e Fininvest, tale da coprire il 65% del valore azionario nominale, salvando le aziende e il suo padrone dalla bancarotta.
Poiché non sono facilmente disponibile a credere alle coincidenze, ne deriva un dubbio che nessuno vuole chiarire, malgrado ne avessi fatto richiesta in molti forum e in molti articoli; ma di questo non si parla, “perché Berlusconi non vuole”.
La legge da molte parti invocata di regolamentare i conflitti di interessi non viene nemmeno accennata, nessuno di questa maggioranza di governo osa parlare; le cose rimangono come stanno “perché Berlusconi non vuole”.
Il falso in bilancio, ridotto ad uno scherzo di cattivo gusto, non è stato riproposto come reato; la depenalizzazione di tale reato ha salvato lo stesso Berlusconi in taluni procedimenti, ma non si deve toccare “perché Berlusconi non vuole”.
La fiscalizzazione delle rendite finanziarie non deve passare, “perché Berlusconi non vuole”, così il lavoro di un operaio viene tassato a pieno regime, mentre rendite miliardarie, parassitarie, devono continuare a godere di privilegi di casta; non si parla nemmeno di tassare i redditi oltre un certo plafond, per salvaguardare i gruzzoli da risparmio, tutto esente “perché Berlusconi non vuole”, anche l’eredità di patrimoni miliardari, costituiti sulla pelle dell’intera popolazione devono restare immacolati, anche se per costituirli sono stati inventati falsi bisogni,“perché Berlusconi non vuole”.
Ha ottenuto tutto e di più, senza apparire, senza colpo ferire, senza responsabilità palesi, e potrebbe continuare, anche senza l’impunità da presidente del consiglio, grazie al suo lodo Schifani.
Cosa c’è sotto ? Cosa nasconde questa rinnovata esigenza di riagguantare la stanze dei bottoni e dei bottini ? Ci sono fatti nuovi sotto il sole ? C’è urgenza delle basi italiane per scatenare l’aggressione all’Iran ? C’è bisogno di un fedelissimo al governo per consentire l’utilizzo della base di Aviano da dove far decollare i bombardieri con gli ordigni nucleari, custoditi dall’Italia grazie ad un accordo firmato dal governo Berlusconi ?

Queste coincidenze dentro le quali circolano miliardi di euro o dollari, questi quesiti, questi dubbi, non sono argomenti di dibattito, né di interrogazioni, né di curiosità, perché ? Ma perché Berlusconi non vuole !!!!


Rosario Amico Roxas



Giovedì, 25 ottobre 2007