Politica
IL KILLER, IL MANDANTE, IL GIUDICE

di vincenzo lombardo

In caso di delitti in cui c’è la presenza di killer e mandanti , accertate le responsabilità degli uni e degli altri, il giudice solitamente condanna a pene più severe i mandanti. Secondo me a ragione: il killer può delinquere per libera scelta, ma non è raro il caso che la sua condotta sia motivata da stato di necessità, da forme di pressione , da condizionamenti ambientali: dei due egli è sicuramente l’anello più debole.

Ho davanti agli occhi la faccia compunta ed anche il pietoso atteggiamento dimesso di Diliberto di fronte al piglio arrogante della Finocchiaro- sì, quella delle elezioni siciliane- in una recente trasmissione di Ballarò. Ebbene, Diliberto non si dava pace per la scelta di Veltroni di andare alle elezioni da solo- poi si è visto che era una finzione, una delle tante- con il rischio di riconsegnare l’Italia a Berlusconi. Sì, quel Berlusconi che è stato utilizzato per anni come il lupo cattivo delle favole e con il quale ora si preparano generosi banchetti da gestire d’amore e d’accordo.

Nella trasmissione di cui si stava parlando la Finocchiaro spiegava al povero Diliberto che non si poteva fare l’accordo con la sinistra perché non era possibile convivere con una forza che diceva sempre no, ad esempio sul finanziamento delle missioni all’estero. E lì Diliberto a giurare che non era vero, che la sinistra aveva sempre votato a favore. La Finocchiaro ha dovuto ammettere: sì, però quanta fatica. (Ovviamente si può verificare quanto qui sostenuto rivedendo la registrazione del programma).

Questo breve battibecco fra i due è rivelatore di una verità che si tende da più parti ad occultare. Il Partito Democratico, in una logica di pura subalternità alla logica imperialista degli USA, ha sostenuto e sostiene la necessità di esportare guerre nel mondo; soprattutto nel mondo musulmano in cui il petrolio diventa sempre più oro da accaparrare per le boccheggianti industrie del “mondo civile”. Anche recentemente Veltroni ha dichiarato che quelle missioni sono giuste. La “FATICA” di cui parla la Finocchiaro testimonia quanto meno la riluttanza della sinistra ad essere coinvolta in queste avventure belliciste. O le parole non hanno più senso in questa campagna elettorale infarcita di chiacchiere e mistificazioni?

Stando così le cose, come è possibile che tutte le anime belle e candide attacchino frontalmente la SistrArcobaleno e tacciono sulle responsabilità del Partito Democratico? Intendiamoci: lo scontro vero tra il PD e la sinistra si fonda tutto sulla politica estera. Per il resto punti di convergenza si possono trovare, a partire dalla lotta alla precarietà e alla tutela del mondo del lavoro dipendente, nei quali campi si possono riscontrare divergenze non incolmabili sulle modalità di affrontare la problematica.

Personalmente condivido molte delle critiche che padre Alex Zanotelli ha avanzato in questi mesi verso l’atteggiamento ambiguo della sinistra sulla guerra e i beni comuni. E trovo pertinente la difesa fattane da Giovanni Sarubbi in un suo editoriale del 25 novenbre2007

Ma torniamo al punto di partenza. Il PD impone alla sinistra d votare le missioni all’estero. Se la sinistra non le vota cade il governo. Se cade il governo si va alle elezioni anticipate, col rischio che vincano le destre. In quel caso si sarebbe scatenata la canea contro la sinistra perché favoriva Berlusconi. La sinistra ha ingoiato il rospo delle missioni per bloccare una deriva a destra: il PD ha ordinato, essa ha eseguito. Non vi è dubbio che la sinistra ha responsabilità. Ed il mandante, il PD?

Lo dico alle pacifiste e ai pacifisti che stanno sputando fiele sulla SinistrArcobaleno e la condannano senza appello. Salvo poi candidarsi nelle liste del PD? Bei giudici che abbiamo!

Assolvono i mandanti e condannano i killer. Una grande garanzia di coerenza e serietà. E non si parli di condizionare le scelte dall’interno. Questa menata l’ha già fatta la sinistra con i risultati che vediamo.

Se fossi al posto loro sceglierei Sinistra Critica, i cui esponenti in parlamento sono stati massacrati dai media e dall’establishment politico per la loro sistematica opposizione al finanziamento delle missioni all’estero. Per lo meno salverei la faccia e la moralità..



Giovedì, 28 febbraio 2008