Laccorpamento "giustizia" e "federalismo" è lultimo escamotage del cavaliere per condizionare i voti della Lega.
E lampante il ricatto "Do ut des !", vota la giustizia come voglio io e avrai votato il federalismo come vuoi tu.
In questo strano dibattito emergono solo due partecipanti o contendenti: "Io e Tu"; il partito azienda del cavaliere dove
fa e disfa a suo piacimento, e il partito-regione che protegge il proprio orticello, respingendo (sa sempre) lunità
nazionale, i simboli dellunità nazionale, financo linno nazionale, pur se provvisorio da sempre.
La politica si concretizza in questo binomio: Io e Tu, tutti gli altri devono stare a guardare.
Già la logica dellIo si è ampiamente materializzata; sono state trascurate tutte le urgenze in nome e per conto
dellurgenza personale del cavaliere di evitare processi, sentenze, condanne, imponendo leggi che mortificano le
istituzioni e conferiscono ai vertici delle medesime una innocenza a-priori.
La legge ordinaria concede attenuanti per i reati commessi da persona incapace di intendere e volere; può, già, risultare
limitativa questa condizione, specialmente per le vittime, che diventano "meno" vittime se l’autore del reato non è
totalmente compos sui.
Ma la legge voluta dal premier non prevede attenuanti per i reati pregressi, presenti e futuri, prevede una innocenza in
forza di legge.
Ma quando cè un reato cè sempre un colpevole da una parte e una vittima dallaltra; se il colpevole è innocente per
legge, la vittima cosa diventerà ?
Anche lo Stato può essere vittima, ma viene obbligato a chiudere entrambi gli occhi alla luce di un reato commesso da
personaggio eccellente.
Non ci sarà lattenuante per incapacità di intendere e volere, ma ci sarà la non perseguibilità perchè...perchè lo ha detto
e lo ha imposto lo stesso imputato, che si è fatto avvocato difensore di se stesso, giudice e legislatore. Rosario Amico Roxas
Venerd́, 18 luglio 2008
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