Il partito che non c’è.

di Renzo Coletti.

Avete scelto a chi dare il vostro voto? Siete certi della sua utilità? Tra le parole d’ordine del politichese, oggi si cita spesso il voto utile e non dispersivo. La società del virtuale e del superfluo punta al sodo! Il piatto piange, quindi al mercatino della politica, bisogna valutare attentamente. Un acquisto deve essere meditato: qualità, prezzo equilibrato, duraturo, efficiente, costruito solidamente e con tecnica consolidata dall’esperienza. Un partito pesa sulla coscienza (degli altri) pesa sul bilancio famigliare, pesa sul capo come un fardello o una croce, vive della sua impunità e sulla nostra tolleranza inaudita e complice. Ecologicamente al punto giusto, tra rifiuti e gas tossici, energia muscolare gratuita e spiritualità intellettiva dissolta, sarà il nuovo più nuovo o lo stantio più soffocante. Ciò premesso, guardiamoci intorno: se avete scelto un panorama sulla vostra destra poggiatevi ad un muro e tenete la posizione; se avete optato per il panorama a sinistra, salite su una quercia e tenetevi forte; se cercate un centro di gravità permanente, cavalcate l’onda ed evitate le ancore. Vi vedo pensierosi… ho detto qualcosa che non va? Gli ideali? La Storia? L’economia? La religione? La classe? Siete matti? Volete un programma per la campagna elettorale? “Progresso, Democrazia, libertà, sviluppo eco-compatibile, dialogo e tolleranza, priorità al lavoro, salute e accoglienza al diverso, produzione e finanziamento alle imprese, aumento salariale, diminuzione delle tasse, ricerca, scuole, sanità, casa e non dimentichiamoci la Famiglia! L’aborto? Beh… si è vero… se la madre di Ferrara… Beh… qualche volta con la mamma ce la siamo presa un po’ tutti! no?
Ho trovato! Che ne direste di Beppe Grillo come primo ministro? Perché piangete? Dal ridere? Sarò all’antica, ma preferivo la Cicciolina! Mamma mia! Scusatemi, ma ho avuto un incubo. Non mi ci fate pensare! Curiosi! Allora ve lo racconto: c’era una montagna di spazzatura poi una figura scura e tenebrosa, la spazzava con la forca e… Ecco… il Presidente della Repubblica, apparire e appuntare una medaglia al petto di De Gennaro e … Basta!
Vedo nei vostri sguardi la domanda e mi interrogo: “per chi voterò? Una decisione l’avevo presa, ma mi hanno subito fregato l’idea! Chi mi segue nei miei sproloqui sa che pensando , non a caso, al periodo nazista, il movimento della Rosa Bianca, mi aveva ispirato per la fondazione del partito che non c’è. L’attuale rosa Bianca nasce come un fungo in un boschetto del Vaticano! Scherzo da preti? No! Siamo a livello molto più elevato e con l’appoggio del sindacato cattolico. Vorreste conoscere il mio programma? Per favore non cominciate ad applaudire! Ho un sogno e poiché il presente che viviamo potrebbe essere il futuro, il sogno può diventare più reale di qualsiasi realtà. Immaginare è creare e la mente è l’energia e il fenomeno che può unire poesia e ragione. Piccoli uomini, in tanti piccoli posti, fanno tante piccole cose e cambiano il mondo. Il mondo oggi è vasto quanto il pensiero può viaggiare, i punti di partenza sono infiniti come quelli d’arrivo. Una mondializzazione e globalizzazione tendono ad unificare la cultura, quindi il pericolo è evidente. Il mio sogno è di rendere libero il tuo, in un arcobaleno di costumi e tradizioni che arricchiscano e creino sapere e coscienza, capaci di disvelarci il cammino verso uno spazio tempo armonico e sicuro. Il buon governo non può esistere, se non vi sono cittadini e popoli, capaci di autogovernarsi e controllare, vigilare, decidere, scegliere,consumare, produrre, socializzare, curare il nostro habitat con una passione che solo il sentirsi parte può motivare. Quindi il mio programma non può che essere il vostro e ciò che siete capaci di sognare e creare.

Renzo Coletti.




Lunedì, 25 febbraio 2008