Finestra politica-3
Governo-ombra e Governo fantasma

di Paolo Farinella, prete Genova

Genova 9 maggio 2008 – ore 20,00. – Ha giurato il «governo-ombra-del-presidente-proprietario-dei-ministri» e subito come promesso nella campagna della disfatta, è nato il corrispettivo governo fantasma del PD. Manca però il lenzuolo d’ordinanza che tutti i fantasmi hanno in dotazione gratuita. Ancora non hanno svezzato il PD che già sono nate le correnti di sana e robusta tradizione catto-democristiana-comunista. D’Alema non c’è. Fassino c’è (ma senza la moglie). Arturo Parisi dichiara guerra, (don) Giuseppe Fioroni fa il parroco pacioccone, Rosy Bindi si è ritirata nella clausura della vicepresidenza della Camera. In cima a tutti, Walter Veltroni, Francesco Rutelli & C. non si sono ancora dimessi.
Con questa ciurma, Berlusconi è condannato a governare usque ad mortem et ultra. In tutti i Paesi democratici che si rispettano, e sempre citati a sproposito quando fa comodo, chi perde le elezioni, specialmente se le perde come le ha perse il PD, rassegna le dimissioni, si ritira a casa propria, si gode la pensione da parlamentare, se vuole pianta zucchine, fagiolini e cicoria, ma è pregato di non mettere più becco in alcuna questione di governo o di opposizione. In Italia, lo statuto delle dimissioni esiste solo come minaccia, fino ad un minuto prima di ritirarle per «il bene della nazione».
Perché questa gente che ci ha portato a questo degrado morale (è colpevole tanto chi ruba quanto chi para il sacco), che ha regalato per due volte l’Italia (come se fosse sua!!!!) a Berlusconi non se ne va in esilio e lascia alle nuove generazioni di progettare il futuro?. Chi è così imbelle da pensare di potere vincere le elezioni europee del prossimo anno con D’Alema, Minniti, Gentiloni, Veltroni, Realacci, Lanzillotta, Colaninno? Il governo-fantasma non è meno incompetente di quello di Berlusconi: è la miscela al millesimo di equilibrio del peggior manuale Cencelli della pessima DC del CAF.
Se il mattino si vede dal buon giorno! Buona notte, Italia!
Da parte nostra, beh, continueremo a resistere, resistere, resistere.
Pro memoria
Euro 18.533 è l’appannaggio del presidente del consiglio (+ l’indennità parlamentare di oltre euro 15.000 )
Euro 44.221 (lordi l’anno) è lo stipendio del ministro parlamentare (+ euro 29.731,03 annui come parlamentare)
Euro 56.954 (lordi l’anno) quello del sottosegretario (+ lo stipendio parlamentare come sopra).
Non sono comprese tutte le spese gratuite di tutti i benefits che a volte superano lo stipendio.*
* Forse vi è qualche inesattezza nei numeri, ma credo solo per difetto.
Prodi diminuì lo stipendio suo e quello dei ministri del 10%. Aspettiamo notizie su questo fronte dal governo-ombra-del-presidente-padrone come dal governo-fantasma dell’Uolter.
Durante le elezioni, Berlusconi ha gridato e messo in guardia da eventuali brogli elettorali, tanto che mobilitò un esercito di ispettori e le donne a preparare torte e frittate per l’esercito degli ispettori. Domanda peregrina: coma mai adesso che ha vinto non parla più di brogli?
Berlusconi, due anni fa, una settimana prima di lasciare palazzo Chigi, emanò un decreto, se non ricordo male, per attribuire a se stesso una scorta di 32 (diconsi trentadue) guardie del corpo e, credo, 4 auto di scorta, a spese naturalmente delle casse dello Stato, per la serie: non metteremo mai le mani nelle tasche dei cittadini. Prodi viaggiava quasi da solo, a braccetto con la moglie. Amen!



Domenica, 11 maggio 2008