Fumate e polveroni

di Rosario Amico Roxas

Ieri martedì 20 maggio si sono levate grandi fumate e grandissimi polveroni nelle due trasmissioni di cosiddetta informazione: Porta a porta e Matrix.

Entrambe le puntate dedicate al problema della sicurezza e alle discariche della Campania.

Certamente si tratta di emergenze che necessitano soluzioni drastiche, urgenti, serie; ma si tratta anche di argomenti forti, in grado di attirare l’attenzione dei telespettatori.

Ma rimane l’impressione che si tratta di grandi fumate e giganteschi polveroni dei quali il potere vuole servirsi per nascondere altri problemi da affrontare e risolvere nelle sagrestie dei partiti, possibilmente con il coinvolgimento della minoranza che deve impegnarsi a non fare l’opposizione, onorata di essere stata invitata al dialogo e alla consultazione.

Fumo e polvere per nascondere cosa ?

Il primo trucco del cavaliere è stato sventato ma non azzerato: nel “pacchetto per la sicurezza” è stato inserita una provvidenza che avrebbe consentito di rimandare lo sviluppo di un processo a carico di Berlusconi al fine di potere agguantare la tanto sospirata prescrizione da svendere come assoluzione. La fumata della sicurezza che i cittadini esigono, in realtà serviva a mimetizzare un ulteriore trucchetto da fiera di paese, quando il compare dell’imbonitore recita la parte del vincitore per sottrarre all’ingenuo credulone i quattrini dalle tasche.

C’è il rischio, adesso c’è il rischio che il problema dei rifiuti della Campania si trasformi in un polverone adatto a sottrarre alla visibilità ben altri problemi avviati a comode soluzioni.

La minoranza parlamentare viene blandita; non c’è più un leader ex comunista con 40 anni di politica sulle spalle, pensionato abusivo, ignorante perché privo di laurea, estensore di un programma meritevole solo di essere lacerato in pubblico in segno di massimo disprezzo; adesso c’è il “caro Walter”, acuto statista che ha saputo inventarsi un governo ombra, un commensale prezioso da invitare a cena....

La nuova cronaca politica si serve di fumo e polvere, di sorrisi melensi e pacche sulle spalle; potrà anche servirsi di altri mezzi ancor più coinvolgenti e personalizzati, l’assenza di ogni minimo scrupolo lo fa supporre con ampio margine di possibilità.

Non si è mai cercato di far capire al popolo italiano che l’illecito arricchimento individuale, se non confortato da un generalizzato miglioramento della qualità della vita, non serve a nulla, ed è destinato a promuovere nel tempo l’ostilità tra le classi, private della necessaria solidarietà che colma le differenza.

Ma resta il fumo e resta il polverone a nascondere ciò che non si vuole far vedere e capire.



Mercoledì, 21 maggio 2008