Finalmente è nato il nuovo partito, se ne sentiva la mancanza!

di Rosario Amico Roxas

L’esordio è stato efficacissimo, poche idee, magari pochissime, ma confuse.
Segna la fine di FI; segna la fine del centro-destra; segna la fine della CdL; segna la fine del "con questa sinistra non si discute"; per rinascere come Partito del popolo, con il popolo, per il popolo. I supporters, oportunamente istruiti si sono esagitati nelle urla...Sil-vio, Sil-vio, Sil-vio, scandendo il nome nel ritmo che ci ricorda Du-ce, Du-ce, Du-ce. Ma non importa. I migliori sono entrati a far parte della formaziione ufficiale, non c’è posto per tutti per cui bisogna affrettarsi per occupare i posti più visibili; Michela Vittoria Brambilla è tra i promi aderenti con i suoi 5.000 circoli della libertà: Dell’Utri segue a ruota con i suoi 2500 circoli del buon governo (meglio noti come "Picciots cluib"). Inseguono a tuota Rotondi, Storace, Mussolini (non poteva mancare uno della famiglia), Santanchè, Cicchitto, Schifani, Bondi; nomi "pesanti nel panorama della politica internazionale. Il gruppo ex-FI aderisce al gran completo anche se non ha capito niente.
Tutto viene rimesso in discussione, il metodo di riformare la legge elettorale, le alleanza, gli incontri, gli scontri; tutto ridiventa discutibile, tranne la legge Cirami che abbrevia i termini della prescrizione dei reati, tranne la depenalizzazione del falso in bilancio, tranne la formulazione di una legge sul conflitto di interesse.
Ora il popolo è chiamato a esprimersi sul nome del nuovo partito; anche qui poche idee, ma confuse.
Poichè mi sento radicato nel popolo ritengo di avere il diritto di esprimere il mio parere su questo fondamentale problema.
Ritengo che, per esprimere in pieno il programma populista che è stato solo accennato da Sil-vio, Sil-vio, Sil-vio, il nome più significativo dovrebbe essere
Partito del Popolo, con acronimo PdP.
A seconda delle esigenze potrà anche essere letto come Paperon de Paperoni.


Rosario Amico Roxas



Marted́, 20 novembre 2007