Espedienti di immagine

di Rosario Amico Roxas

Mentre l’Italia assiste con notevole sconcerto al metodo personalistioco di legiferare, da parte del presidente del consiglio, diventa urgente provvedere al recupero di immagine.

Ci sono taluni provvedimenti che potrebbero essere discussi e assunti con la condivisione della minoranza, ma il cavaliere preferisce incalzare sulle prerogative personali che non sulle esigenze nazionali. L’onda lunga, per ora, mette a riparo da disastri elettorali, ma non durerà in eterno; quando gli elettori si sveglieranno dalla ipnosi, vedranno il vero volto del cavaliere, e si profilerà il disastro, quanto meno elettorale, di consensi e di sondaggi. Ecco che, puntuale come una eclissi prevista da secoli, spunta nell’orizzonte politico la minaccia di Al Quaeda che veste il presidente di un alone di eroismo e di vittimismo, utilissimo al recupero di una faccia che ha difficoltà a presentarsi in pubblico. Ma per rendersi credibile non può essere una minaccia "ad personam" il giochetto sarebbe ancora più chiaro e lampante; viene inserito nella minaccia (Berlusconi e Magdi Allam sono morti che camminano) il neo-convertito Cristiano. E’ sta qui l’errore formale che tradisce l’espediente, pieno di buona volontà, messo in atto dai cervelloni dell’immagine del cavaliere.

L’inclusione di Allam non c’entra niente, perchè l’Islam (tranne pochissimi esaltati) non prende neanche in considerazione lo squallore del personaggio.

Con la sua conversione-spettacolo ha mortificato il cristianesimo, esaltando l’Islam che maniene serietà di intenti. La collaborazione, addirittura, del pontefice, in quella messinscena mediatica, ha coinvolto nella spettacolarizzazione anche le gerarchie della Chiesa, a discapito del rigore religioso.

Qual’è la conclusione ?

Smettetela di scrivervi minacce, l’islam non programmerà mai vendette che creano martiri, neanche con lancio di coriandoli carnascialeschi.

L’ombra di Bin Laden, poi, se ne sta al sicuro sotto l’ombrello della casa Bianca.

Rosario Amico Roxas



Mercoledì, 18 giugno 2008