Le due politiche

di Peppe SIni

Vi sono solo due politiche: quella dello stupro, e quella dell’umanita’.

La prima e’ la politica della guerra e del razzismo, del maschilismo e del

patriarcato, dell’ecocidio e della mafia, del militarismo e della gerarchia.

La politica che uccide.

La seconda e’ quella del femminismo.

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Una politica della nonviolenza o e’ femminista o non e’.

Una politica dell’ecologia o e’ femminista o non e’.

Una politica della pace e della dignita’ umana o e’ femminista o non e’.

Una politica della responsabilita’ e della condivisione o e’ femminista o non e’.

Una politica della liberazione e del rispetto di tutti e di ciascuno o e’ femminista o non e’.

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Non ci possono essere reticenze su questo. Chi non sceglie la seconda si fa complice della prima.

Non ci possono essere indulgenze con la politica della violenza. O si resiste ad essa, la si contrasta, si e’ solidali fino in fondo con le vittime, o si e’ complici dell’orrore.

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La cosiddetta "cronaca nera" non e’ altra cosa dalla politica: e’ una delle conseguenze e delle manifestazioni della politica. E’ l’ideologia maschilista che arma la mano dello stupratore come del ministro della guerra, del prete pedofilo come dell’ufficiale di Abu Ghraib.

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Questa antica parola: tutti gli esseri umani nascono eguali in diritti, o noi la facciamo diventare verita’ quotidiana, o il mondo non avra’ scampo.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
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Numero 435 del 24 aprile 2008



Sabato, 26 aprile 2008