Due piccioni con una fava

di Rosario Amico Roxas

L’antico adagio trova conferma nella magia politico-economico-imprenditoriale messa in atto in questi giorni secondo una regia tanto ben studiata da apparire casuale.

Violenza nelle strade di Napoli, nel treno per Roma, nelle strade di Roma, negli autobus per lo stadio, nello stadio e, per finire, anche nel treno di rientro.

Controverse le interpretazioni, tanto per aggiungere confusione e nascondere la chiarezza.

Unitarie le soluzioni, su due fronti, che diventano i due piccioni:

a) Rafforzare la vigilanza nelle grandi città e tolleranza zero; ma siccome le forze dell’ordine sono sotto scopa con riduzione di fondi, carenza di mezzi, carenza di uomini, carenza di tutto, la soluzione non può che essere quella di incrementare la presenza dell’esercito, chiamando al servizio quei reparti ben noti per le tendenze che ne favoriscono l’arruolamento, come i paracadutisti della Folgore e gli incursori lagunari; “intanto ce li mettiamo, possono sempre servire, poi vediamo”. L’autoritarismo militarista strisciante, così, prende piede.

b) Prevenire le violenze che scaturiscono dalle trasferte dei tifosi nell’unico modo possibile, e cioè vietando tali trasferimenti in massa; ma ci sono anche partite a rischio, con squadre di città vicine o magari della stessa città ? Allora niente tifosi allo stadio. Solo i soldati; stadi vuoti. Ma si tratterebbe di una soluzione che penalizzerebbe anche quei tifosi che allo stadio si guardano bene anche dallo starnutire ? Pazienza, la sicurezza vale bene un piccolo sacrificio, che poi sacrificio non è, ci ha pensato LUI, proprio LUI che pensa a tutto o che “le pensa tutte”; infatti con un modesto contributo c’è Mediaset premium che ti porta a casa la partita del cuore, lontano dagli schiamazzi, nella riservatezza delle mura domestiche.

Rosario Amico Roxas



Venerdì, 05 settembre 2008