DEMOCRAZIA DIRETTA

di Rosario Amico Roxas

Appello all’on. Di Pietro.


Non è possibile subire ancora le leggi personali di Berlusconi; prima che la democrazia venga definitivamente compromessa, necessita una mobilitazione del popolo sovrano, attraverso una consultazione referendaria per abrogare la legge, tutta berlusconiana, che vorrebbe punire gli intercettatori e non i criminali. Nel provvedimento anticipato si consentirebbero le intercettazioni per fatti di mafia e di terrorismo, ma non per evasioni fiscali, falsi in bilancio, truffe, appropriazioni indebite, gioco politico delle tre carte e amenità del genere che hanno portato l’Italia alla rovina, delle quali si pasce da sempre il cavaliere.
Urge raccogliere le firme per la proposta referendaria che abroghi questa ulteriore nefandezza e che abbia anche il sapore di una bocciatura totale di Berlusconi, come uomo, come imprenditore, come politico, come statista e come aspirante canonico della cattedrale di Roma (come Sarkozy).
Un referendum che chiarisca
al cavaliere che non può disporre a suo piacimento dell’Italia a suo uso e consumo
che il popolo italiano non ha ancora l’anello al naso e non lo vuole,
che i suoi ministri sono i soli a seguirlo nelle sue elucubrazioni,
che la libertà non si tocca
che la democrazia è patrimonio non discutibile,
che le sue velleità autoritarie non godono del consenso popolare.

I lettori che condividessero il mio appello, sono invitati ad aderire, scrivendo alla mia mail raroxas@libero.it



Luned́, 09 giugno 2008