Politica
Cuffaro a Caltanissetta: “Noi siamo gli eredi di Sturzo”.

di Rosario Amico Roxas

Noi chi ? Appare ovvio che include se stesso come erede e continuatore di Sturzo.
Una affermazione che vorrebbe nobilitare un’azione politica quanto meno discutibile ma che sfugge al suo intento e mortifica il ricordo, assimilando la memoria di Sturzo alle mediocri e spesso blasfeme attività della politica moderna, della quale, lo stesso Cuffaro, è interprete interessato.
Ma quello dei paragoni è un vezzo semplicistico che vorrebbe fornire un sicuro ancoraggio alla storia per esaltare una cronaca che con quella storia non ha nulla da spartire.
Sturzo confidente di mafiosi solo perché Cuffaro se ne sente l’erede politico, etico e morale.
Ha cominciato lo stesso leader della inconcludente destra, idonea a spalmare promesse elettorali per nascondere i reali intendimenti di autoaffermazione.
Berlusconi come Napoleone, come Socrate e anche come Cristo, perché Nò ?
Gli verrebbe da pregare..”Allontana da me questo calice !” ma è costretto a soccombere perché la Storia lo chiama, la Patria lo chiama, il popolo lo invoca.
Andrebbe riscritto l’intero Testamento, sia il Nuovo che il Vecchio, per riproporre l’immagine di un Messia attivissimo e furbastro.
E allora Cuffaro non è da meno; certo non può permettersi di toccare i vertici del gran capo, per cui si accontenta di rappresentare oggi quello che ieri fu Luigi Sturzo, confidando nella cronica memoria corta degli italiani.


Rosario Amico Roxas



Lunedì, 31 marzo 2008