VERONA
Il Comune di Verona non vuole la bandiera della pace

di Mao Valpiana

Bandiera della Pace. L’assessore Di Dio si informi meglio, e poi si vergogni e chieda scusa ai missionari comboniani e ai pacifisti


[Ringraziamo Mao Valpiana(per contatti: tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: mao@sis.it, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento dal titolo "Il Comune di Verona non vuole la bandiera della pace" e il sommario "Bandiera della Pace. L’assessore Di Dio si informi meglio, e poi si vergogni e chieda scusa ai missionari comboniani e ai pacifisti".

Biografia Mao Valpiana



L’assessore comunale di Verona Di Dio non vuole vedere le bandiere della pace in Piazza Bra’. Nemmeno se a issarle sono persone al di sopra di ogni sospetto come i padri missionari comboniani, che insieme al Centro Missionario Diocesano hanno preparato la "Carovana della pace", di passaggio a Verona. Per l’assessore quelle sono bandiere sovversive. Certamente e’ male informato. Forse conviene ricordagli la vera storia di quel vessillo. La prima bandiera della pace con i colori dell’arcobaleno, in Italia, fu cucita a mano con pezze che c’erano in casa alla vigilia della prima marcia Perugia-Assisi il 24 settembre 1961.

Aldo Capitini, filosofo, fondatore del Movimento Nonviolento e ideatore della prima grande marcia pacifista, voleva un simbolo per la pace, ma tutte le altre bandiere significavano gia’ qualcosa. Quella contro la guerra secondo lui doveva avere tutti i colori dell’internazionale dei popoli, tutti i colori del mondo. Fu una bimba che allora aveva 12 anni, Francesca Siciliani, figlia del noto maestro musicale, a cucire quella prima bandiera, ancor oggi conservata a Todi, nella casa di Lanfranco Mencaroni, amico e compagno di Capitini.

"Le bandiere hanno il colore dell’arcobaleno, ma il richiamo alla natura ha un significato: l’arcobaleno questa volta lo vogliamo prima della tempesta, non dopo", scrisse quel giorno Gianni Rodari, uno dei trentamila pacifisti in marcia, con un esplicito riferimento al versetto della Genesi in cui Dio suggella la sua alleanza con gli uomini dopo il diluvio universale. Anche Bruno Munari, artista e designer, suggeri’ a Capitini di usare l’iride per la marcia Perugia-Assisi. Disse che l’archetipo della pace era l’arcobaleno, simbolo insieme di pluralita’ e di unita’.

Aldo Capitini aveva gia’ visto sventolare quella bandiera dai pacifisti stranieri. La vide usata da Bertrand Russell in Inghilterra per la campagna sul disarmo nucleare all’inizio del 1960. L’arcobaleno indicava la pace dopo la tempesta della seconda guerra mondiale e la speranza di un mondo senza armi nucleari.

Fu cosi’ che la bandiera della pace inizio’ a diffondersi in Italia. Fino ad oggi, quando un assessore del Comune di Verona decide di vietarla, inconsapevolmente insultando Capitini, Rodari, Munari, Russell. Non prova nemmeno un po’ di vergogna il povero assessore Di Dio?



Venerd́, 26 settembre 2008