Le ultime cose

di GIOBBE SANTABARBARA e SEVERINO VARDACAMPI

GIOBBE SANTABARBARA: DOMENICA E LUNEDI’

Si vota domenica e lunedi’ per le elezioni politiche in cui ancora una volta le camarille della ex-sinistra corrotta consegneranno il potere nelle mani dell’eversione berlusconiana. Ed e’ la terza volta che certi geniali strateghi e statisti fanno questo bel regalo ai razzisti, ai golpisti e ai mafiosi.

Si vota domenica e lunedi’ e ancora una volta sulla scheda elettorale manca una lista della sinistra che abbia fatto la scelta della nonviolenza, la scelta necessaria ed urgente per affrontare i compiti dell’ora.

Si vota domenica e lunedi’ dopo due anni di governo Prodi, e i partiti che tuttora lo compongono hanno fatto di tutto per farlo dimenticare, tanta e’ la vergogna che provano per la prova che di se’ hanno dato in questo biennio di governo caratterizzato dalla scelta delle guerra, dalla scelta del razzismo: scelte criminali, scelte omicide.

Si vota domenica e lunedi’ mentre l’Italia sta partecipando ai massacri di cui consiste la guerra terrorista e stragista in Afghanistan. Mentre i migranti che giungono in Italia trovano schiavitu’ e deportazione e morte. Mentre continua nell’indifferenza generale la violazione della legalita’ costituzionale. Mentre prosegue una politica economica che sta distruggendo la biosfera e radicalmente denega i diritti umani della gran parte dell’umanita’.

Si vota domenica e lunedi’, e sembra una beffa o un incubo.

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Uno dei privilegi, o dei crucci, dell’eta’, e’ che in questi giorni molti vecchi o giovani amici chiedono a chi scrive queste righe se votera’ e per chi. Certo che votero’, rispondo: ho dedicato i quattro quinti della mia vita alla lotta politica nel movimento di lotta degli oppressi e se appena ho la possibilita’ di esprimere un voto non intendo rinunciarvi (se appena ne ho la possibilita’: non sempre l’ho avuta). Ma e’ dal secolo scorso che riesco a votare solo contro, e non piu’ a favore. Sara’ cosi’ anche in questa occasione. Votero’ per una di quelle residue liste di sinistra che esplicitamente si oppongono alla guerra e al razzismo. Sapendo che anch’esse sono tutt’altro che limpide. E votero’ tappandomi le orecchie, perche’ ogni volta che sento i portavoce di queste liste parlare mi chiedo come si possa essere ad un tempo tanto ipocriti e tanto protervi, tanto ignoranti e tanto sbruffoni, tanto irresponsabili e tanto pieni di se’.

E a chi mi chiede a quale di queste liste daro’ il voto rispondo che ancora non lo so, che se vivessi a Venezia voterei per la lista che presenta Michele Boato capolista alla Camera. Ma vivendo qui nel Lazio ancora sono incerto per quale delle liste a sinistra del superpartito della guerra alla fine turandomi il naso votero’: nessuna di esse rappresenta cio’ che penso, qualificati esponenti di tutte hanno fatto dichiarazioni che trovo semplicemente ripugnanti, ma tutto il resto mi sembra essere di gran lunga peggiore e quindi per una di esse gettero’ il mio voto. Sperando che sia l’ultima volta che debba votare cosi’. Sperando che dalle prossime elezioni ci sia finalmente una lista della sinistra della nonviolenza.

SEVERINO VARDACAMPI: IL RICATTO AL MITTENTE

Prima hanno governato il paese e le citta’ facendo la politica della guerra e del razzismo, poi pretendono di estorcere il voto di chi quella politica assassina non condivide. Non vi e’ limite alla tracotanza di chi e’ stato accecato dall’esercizio del potere.

La decisione di far vincere le elezioni politiche a Berlusconi e alla cricca eversiva dal cavaliere capitanata l’hanno presa Veltroni e Bertinotti decidendo di rompere la coalizione antiberlusconiana, e decidendolo d’intesa (non si pretenda di offendere la nostra intelligenza con il solito teatrino "e’ stato lui; no, lui...", certe operazioni hanno la coda lunga e si fanno di comune accordo); si capisce anche perche’: dopo il disastro dei due anni di governo Prodi, Bibi’ e Bibo’ hanno pensato di non potersi ripresentare al le elezioni se non sotto mentite spoglie, e cosi’ hanno inventato Pd e Sa (sigla funesta quant’altre mai: possibile che nessuno glielo abbia ricordato?) e deciso di andare al voto divisi, dando per scontata la vittoria berlusconiana. Punto. E il resto sono chiacchiere per i gonzi.

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E’ ovvio che, sic stantibus rebus, se qualcuno ha lo stomaco per votare ancora Bibi’ o Bibo’, dovrebbe votare Bibi’, poiche’ se vi fosse anche solo una possibilita’ su cento di prendere alla Camera piu’ voti del blocco berlusconiano, questa possibilita’ l’ha solo il Pd. Ma cosa volete che gliene freghi a Bibo’ e alla sua corte? Non sarebbe la prima capriola del loro eterno trasformismo, e qualche pollo o compare disposto a dargli il voto lo troveranno comunque. Ma noi non votiamo ne’ per Bibo’ ne’ per Bibi’, noi non votiamo chi ha fatto la politica effettuale della guerra e del razzismo.

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Noi non voteremo per nessun partito che abbia violato la Costituzione.

Noi non voteremo per nessun partito che abbia votato per la guerra.

Noi non voteremo per nessun partito che abbia adottato e mantenuto politiche razziste.

Perche’? Perche’ noi non votiamo per gli assassini. Punto. Perche’ noi non votiamo per i golpisti. Punto. Perche’ noi non votiamo per chi ha deciso di far vincere Berlusconi. Punto.

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E per chi votiamo allora?

Ahinoi, quale ardua domanda.

Per quel che puo’ valere un’opinione personale: per una delle liste a sinistra della ex-sinistra che si dichiarano contro la guerra e contro il razzismo. In molte circoscrizioni ve ne sono piu’ d’una (che poi siano sincere e credibili, e’ un altro paio di maniche - stendiamo un pietoso velo). E ciascuno s’arrangi come riesce.

Tratto da
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La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

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Numero 422 dell’11 aprile 2008



Venerd́, 11 aprile 2008