Opinioni a confronto: Michela Vittoria Brambilla

di Rosario Amico Roxas

Michela Vittoria Brambilla,
Ove fosse stato necessario il cavaliere per antonomasia ci ha dato una ulteriore prova di come considera la politica italiana, facendo emergere tale Michela vittoria Brambilla ai vertici delle pubbliche attenzioni.
Trombata nelle elezioni del 2006 perché collocata nella lista di FI (VII circoscrizione Veneto 1) ai più infimi livelli, è stata ripescata per essere lanciata, dal capo in persona, nell’universo della politica. Ma ci viene dimostrato cos’è la politica per personaggi come Berlusconi & C., è solo un Carosello a tempo pieno, una pubblicità pressante per un prodotto che non si può vendere senza la spinta pubblicitaria.
E’ buona regola di marketing impostare una forma di pubblicità direttamente sul prodotto finale, identificando lo stesso prodotto con il testimone che lo presenta, specialmente quando il prodotto non vale niente; la pubblicità sull’azienda, nel nostro caso, non renderebbe, perché emergerebbero i falsi in bilancio, lo sfruttamento dei lavoratori, l’assenza delle norme di sicurezza, il divario eccessivo tra il livello di vita del “parùn” e quello degli impiegati/operai; la pubblicità sotto forma di informazione corretta circa la reale necessità del prodotto non rende nemmeno, perché escluderebbe i tantissimi prodotti realizzati dal capitalismo consumistico.
Resta la pubblicità sul prodotto, nel nostro caso in vendita costante rimane sempre l’immagine del cavaliere, la sua esigenza di tornare al governo, il suo bisogno di riprendere le fila dell’itinerario che ha dovuto interrompere. Ma un prodotto scadente, conosciuto dallo stesso interessato come scadente, non credibile, non appetibile, deve stornare l’attenzione da sé per focalizzarla intorno al “testimone” che giornalmente la ammannisce.
Nasce così il mito del 2007 nella persona di Michela Vittoria Brambilla, presidentessa dei “Circoli della Libertà” che in pochi mesi sono arrivati al numero di 5.000 (cinquemila !!!!); ma non deve parlare dei circoli, né dello politica, né tanto meno avanzare proposte intelligenti, deve solamente attirare l’attenzione su di sé nella speranza di potersi tirare appresso anche il prodotto da vendere.
Si presenta con la capigliatura rosso fuoco, da “atomica” post litteram, quello che ci vuole per NON passare inosservata, curata nell’immagine volutamente provocante e provocatoria; invitata e superinvitata nelle trasmissioni a comparaggio come Porta a Porta, Matrix, Maurizio Costanzo e telegiornale di TV4 (Emilio Fede), se deve arrivare al dibattito scivola sempre nel turpiloquio, in mancanza di altri argomenti.
Siede in modo da mettere sempre in bella evidenza la lunga coscia che termina con l’immancabile e ammiccante calza autoreggente, come è d’uopo nelle “pupe del capo”.
Si scatenano intorno a lei i giornali del capo, le riviste del capo, le TV del capo, gli opinionisti del capo, i politologi del capo, destando poderose invidie in quanti hanno, per anni, fedelmente servito lo stesso capo, senza ottenerne la medesima visibilità.
E’ l’ultima trovata mediatica dei cervelloni che suggeriscono al cavaliere il modo più aggressivo per conquistare le prime pagine dei suoi giornali, delle sue riviste, delle sue TV.
Non importa se in tale “Carosello” si raccontano poderose falsità smentite anche dalla logica, come i 5.000 circoli realizzati in pochi mesi: anche a lavorare 8 ore al giorno sarebbero stati necessari 650 giorni, festività comprese.
Ma l’eroina dice (v. OGGI n. 37 del 12 settembre 2007) di dormire solo tre ore per notte, perché (lo afferma lei stessa nel corsivo di copertina) nelle altre dà la mano a Berlusconi; nella stessa rivista poi c’è una ammiccante proposta rivolta a Silvio: “Caro Silvio, se vuoi “politichiamo” “.
E’ questa la considerazione in cui Silvio tiene l’elettorato italiano: un branco di idioti ipnotizzabili con una coscia con calza autoreggente; un Carosello “prendi tre e paghi due” per convincere gli elettori che la vita, in fondo, a cosa si riduce ? Ad una coscia con calza autoreggente.



Rosario Amico Roxas



Lunedì, 15 ottobre 2007