Politica
BOTTE E RISPOSTE

di Doriana Goracci

l’Onu risponde al Papa, Casini a Forza Italia, il soldato alla Storia, il pentito alla Mafia, il camorrista alla Sacra Corona Unita, la guardia al Fisco, l’esperto allo Stato, il paziente alla Medicina, la mamma all’Andrangheta, la nonna alla Asl, il padre al Calcio,il compagno alla Cosa Rossa,l’amante all’Amore, il malato alla Sanità, lo studente alla Scuola, il cliente al Mercato ...Noto come un’accanirsi e un rintuzzarsi di strabilianti botte e risposte che si rincorrono tra cose e persone.
E allora come prendersela se l’euro ci ha distrutto, il petrolio è aumentato, il pane pure, il terrorismo avanza, ci vuole la sicurezza, la giustizia ci ha tradito, il paese è di merda, l’aria è cambiata, la sanità è malata? Ma dove sono finite le persone? Le persone ci sono, basta andare dal barbiere o da quella che ti fa i capelli e sfogliare il giornale. Eccole le persone, le persone veramente importanti...apprendi che tizia è al quarto mese, che quello che sta con lei è andato con una che baciava uno non del mestiere ma che arreda la casa dei reali che hanno uno stalliere che ha messo in cinta la figlia dell’avvocato del senatore che ha la tata in vacanza con il commercialista della signora del piano di sopra che veste da tizio che è legato da amicizia affettuosa al dottore della zia del più anziano lettore di mani ed eventi e scopri che questa è l’Informazione e chiedi allora di lavarti la testa con acqua fredda che altrimenti bolle mostruosamente provata da botte e nessuna risposta se non che ti sei rincretinita a leggere le ultime news che bussano e te la menano da mane a sera, chiamandoli tiggi con l’accento sulla i, che anche se non lo metti non cambia niente, non hanno nessun significato.
Le domande nessuno le fa più, perchè si sa che ti danno botte che sono anche risposte.Così un essere in carne e ossa si trova a parlare con un’astrazione, fino al punto da non aver niente da dire e raccontare se non che il giornalista parlerà di botte e risposte tra il cane e la luna: i guaiti si intrecciano con i latrati, giocano con un brandello di stoffa,si accartocciano su un osso di gomma. Anche loro lamentano la depressione, loro i cani, gli amici dell’uomo.
E muoiono di tumore come noi - incapaci di ribellione e rivoluzione, ma diventati campioni di gridata non violenza e violenza silenziosa.
Botte e risposte, a catena.

Doriana Goracci

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Luned́, 03 dicembre 2007