La gente bene

di Rosario Amico Roxas

Crea scandalo l’episodio genovese degli aborti clandestini; uno scandalo che si aggrava perché vi sarebbe coinvolta la “Genova bene”.

E’ da un bel po’ di tempo che si leggono notizie sconcertanti perché coinvolgerebbero la fascia “bene” di una città. Ormai appartiene al linguaggio corrente, quel linguaggio che non si accorge nemmeno di dividere la popolazione in due distinte categorie; la “gente bene” e per contrapposizione la “gente male”. Non esisterebbe nemmeno la categoria bene se non esistesse quelle male. Qual è il canone distintivo per essere collocati nella prima classe e qual è quello identificativo che condanna alla seconda ?

La sociologia non se ne è mai occupata, perché si tratta più di gossip che di analisi, ma risulta divertente identificare i personaggi che con autorità si collocano nella fetta “bene”.

Diventa “Roma bene” un citrullo come Corona, ammaliatore di stanche signore in cerca di quelle emozioni scomparse dal focolare domestico; così come si esibiscono tra la gente bene i truffatori che si spacciano per immobiliaristi, gli arrampicatori che si presentano come “scalatori”; gli imprenditori che si fingono capitalisti, ma solo con i capitali prestati, altrimenti non dispongono di un euro.

All’inizio della scorsa estate, in un quotidiano siciliano, nella cronaca della provincia di Caltanissetta, apparve un articolo tra il serio e il faceto. Raccontava di una giovane signora della “Caltanissetta bene” la quale, in vista della imminente esibizione del corpo quasi nudo in una delle spiagge esclusive dell’isola, si era recata in un centro benessere per crearsi una abbronzatura in grado di contrastare gli effetti dell’inverno appena trascorso.

La poverina finì male; l’ansia di risultare abbronzata giocò un brutto tiro; l’esposizione ai raggi artificiali di un sole artificiale, non generò un morbido e accattivante colore, in contrasto con l’azzurro degli occhi, ma le provocò una seria ustione di 2° grado in tutto il corpo; SI proprio tutto, perché quella esposizione avveniva in nudità integrale; ovviamente riteneva che avrebbe avuto occasione di esibirsi in abiti adamitici; praticamente invece di uscire abbronzata ne uscì fritta.

La cosa si riseppe perché la “signora bene” dovette chiedere ausilio all’ospedale di Caltanissetta, da dove fu mandata presso un più autorevole centro ustioni della regione.

Morale: non so bene quale possa essere la caratteristica che identifica il mondo bene, ma sono certo che l’elemento distintivo non è l’intelligenza.

Rosario Amico Roxas



Giovedì, 13 marzo 2008