Lettera aperta a Walter Veltroni

di Lettera aperta a Walter Veltroni

Caro Veltroni adesso sei il leader del PD, con gli onori e gli oneri che ne conseguono. Ma sono più gli oneri che gli onori perché c’è, innanzitutto, da restituire un minimo di credibilità alla politica, per ricominciare daccapo. Il vuoto di contenuti è stato programmato ed efficacemente realizzato con l’ausilio dei mass media, in gran parte in mano alla stessa persona che dal vuoto di idee aveva tutto da guadagnare, potendo esibire solo slogan e frasi fatte ripetute fino alla nausea.

Adesso lo stesso personaggio tenta un ulteriore gioco delle tre carte, “questa vince…questa perde”, ritiene di avere in mano e di poter disporre del solo mazzo di carte, così decide per tutti; pretende di decidere anche per te, per noi, per il PD. Concede l’onore di un incontro per imporre, senza discussioni, le sue condizioni, i suoi dictat, abituato com’è a decidere per tutti, a pensare per tutti e operare per se stesso. Il popolo del PD, il solo che merita di identificarsi con il popolo italiano, non accetta di diventare oggetto di ricatto e mezzo per autoaffermazioni.

Non siamo disponibili neanche a tollerare che avvenga un incontro ufficiale, che, per di più, vorrebbe presentarsi come una concessione, mentre dovrebbe essere una resa senza condizioni all’evidenza che lo ha sconfitto.

E’ stato smascherato dai suoi stessi alleati che ne hanno subito l’ingombrante presenza per oltre un decennio e lo hanno gettato via; ora cerca di convincere il PD di essere un leader che concede la sua benevolenza. Si tratta del perdente che cerca una rivincita e cerca di ottenerla proprio da te.

Basterebbe solo non riceverlo per vederlo sgonfiare della sua incommensurabile presunzione; ma non si può fare, ci sono ragioni di civile convivenza che impongono un minimo di garbo.

Ma sia e resti chiaro che nessuno, della base del PD, ti ha autorizzato a trattare e scendere a patti con Berlusconi, con FI, con il Partito del Popolo, con i circoli del buon governo, con i circoli della libertà, con mediaset o fininvest.

Ti abbiamo eletto perché ritenuto all’altezza di fronteggiare, con la superiorità della correttezza e dell’etica, le arroganze del cavaliere, ma non accetteremo mai inciuci di comodo, ricatti o minacce. Basta lasciarlo solo con le sue illusioni perché si perda nei meandri dell’inconsistente che lui stesso ha messo in piedi .

Hai fatto benissimo ad anticipare la visita di Fini a quella di Berlusconi; deve sapere che è considerato uno dei tanti, e, per di più, di gran lunga peggiore degli altri.

Ci dica il cavaliere se ritiene che senza le sue TV, senza i suoi mal guadagnati quattrini dei quali non intende rendere conto alla magistratura (perché comunista), senza i suoi giornali, avrebbe la stessa visibilità che carpisce adesso.

E’ in grado di usare solo l’autorità del denaro, perché è assolutamente privo dell’autorevolezza dell’etica.

Rosario Amico Roxas



Giovedì, 22 novembre 2007