Palermo 13 giugno 2008
(Guidasicilia http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/index.jsp?IDNews=26440)
All’Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione di Palermo (ISMETT http://www.ismett.edu/) è stato eseguito per la prima volta un trapianto di polmoni in un paziente sieropositivo. Si tratta del primo intervento di questo tipo realizzato al mondo.
L’intervento è stato eseguito dall’equipe guidata da Bruno Gridelli, direttore medico-scientifico di Ismett. In sala operatoria anche Alessandro Bertani, Giuseppe D’Ancona ed Antonio Arcadipane.

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Mentre l’ISMET dimostra di essere un Centro di eccellenza, di ricerca, di studio, fiore all’occhiello della sanità siciliana, il palermitano presidente del Senato carica a testa bassa l’Istituto che non servirebbe a nulla e sarebbe troppo costoso.
Non è l’autorevolezza della persona che si fa sentire, bensì l’autorità della carica istituzionale che nasconde ragioni molto più profonde e ingenuamente palesi.
L’attività dell’ISMET è tale che non consente sprechi di pubblico denaro pronta-cassa; lì dentro è difficile che possano entrare gli interessi così ben tutelati nel protocollo operativo della regione Lombardia.
Lo sfruttamento in Lombardia è in mano ai potentati politico-economici che si chiamano "cummenda"; in Sicilia sarebbe in mano alla mafia. Così non accade all’ISMET, la cui attività non risulta gradita al palermitano Schifani. L’attacco era prevedibile, scontato, perfino banale: l’assessorato alla sanità ha sempre rappresentato, in Sicilia, la caritas che elargisce quattrini a piene mani; con la impostazione data dal governatore Lombardo rischia di chiudere le valvole di sicurezza, con una inversione di tendenza che non piace ai poteri da ossequiare.
Viene attaccato l’ISMET per dare un “avviso di battaglia” all’assessore Massimo Russo, un modo plateale e silenzioso per dirgli con chiarezza che non avrà vita facile, se si scomoda la seconda carica dello Stato, appena insediata, per elevare critiche negative e muovere appunti privi di ogni seria documentazione.

Rosario Amico Roxas