Rispunta l’anti-berlusconismo ?

di Rosario Amico Roxas

Può rispuntante qualcosa che è già spuntato precedentemente, ma l’anti-berlusconismo non ha ragione di ri-spuntare perché non è mai spuntato.

Per esserci un anti-qualcosa, necessita che quel qualcosa esista, o sia esistito e si prevede che esisterà, ma il berlusconismo, come ideologia, come premessa politica, come indicazione economica, come programmazione sociale, come catalizzatore di idee, non è mai esistito, non esiste e nel futuro le pagine della storia parleranno, a margine, della persona ma non certo delle sue idee ; parleranno degli anni bui dell’anti-politica, parleranno dello squallore degli interessi privati, chiariranno il primato del conflitto di interessi, forse chiariranno tutto il sottobosco di intrecci dominati dalla loggia internazionale P2, al servizio dei potenti; forse chiariranno ai posteri come si crea dal nulla un impero. Ma tutto ciò non merita certamente di acquisire la desinenza “ismo” che appartiene all’Illuminismo, al liberalismo, al comunismo, al socialismo e a tutti gli altri “ismi” che hanno formato le pietre miliari della storia.

Con il richiamato (inutilmente) berlusconismo, siamo fuori dalla storia per impantanarci nella cronaca, sempre più spesso cronaca nera.

L’anti-berlusconismo di facciata serve solo a mitizzare un’immagine creata a tavolino, come una bottiglietta di coca-cola, o come un fast-food Mcdonald; a meno che non si voglia mortificare la storia e inserire questi fenomeni da baraccone nelle pagine delle idee cha forgiano il mondo.

I valvassori che insistono sull’anti-berlusconismo generato dal dominante berlusconismo, devono accettare l’evidenza dei fatti nei quali si esaurisce l’operato del cavaliere: la magistratura opera tenendo sul comodino il codice penale, posto sopra la Costituzione che lo sostiene; utilizzando questi mezzi, impone che la legge rimanga uguale per tutti e pone dei paletti che non vanno superati, pena l’intervento del Codice penale; il berlusconismo non supera quei paletti, ma utilizza il suo “ismo” per spostarli in avanti in modo da non coinvolgere l’ispiratore dell’”ismo” nei rigori della legge, che così diventa “più uguale” per chi governa che non per chi è governato.

Solo così la Storia potrà identificare questo “ismo” che sta riempiendo le colonne della cronaca nera.

Rosario Amico Roxas



Mercoledì, 18 giugno 2008