A Milano l’8 luglio, succedeva "anche" questo...

di Doriana Goracci

Milano/ Pestato a sangue perché cercava di convincere i giovani a non drogarsi. Arrestato un pusher.( Milano Italia)
Lombardia/ Milano,ostacola spaccio e viene massacrato: un arresto (Virgilio notizie)
‘PUNITO’ DA PUSHER PER SUA OPERA ANTIDROGA: MILANO, 1 ARRESTO (Agi)
Predica contro la droga: pusher lo picchia (Il Giornale)
Aggressione al parco, in manette spacciatore (Corriere della Sera )
MILANO: TENTATO OMICIDIO PARCO SOLARI, ARRESTATO SPACCIATORE (MMilanoonline)



Lunedí 11.08.2008

La notizia è di ieri…stavolta non viene scritta nei titoli la nazionalità, nè del pestato, nè del pusher ma il fatto risale all’8 luglio. Andiamo avanti…

Entrava nel territorio dei pusher, cercando di convincere i giovani clienti a non fare uso di droga. Per questo l’hanno punito, assalendolo in tre armati di mazze da baseball nei giardini di via Stendhal a Milano. L’8 luglio scorso l’hanno picchiato fino a ridurlo in fin di vita, cercando anche di conficcargli in testa un pezzo di legno. Ora uno dei responsabili e’ agli arresti per tentato omicidio pluriaggravato, dopo che i carabinieri della compagnia di porta Magenta hanno ricostruito una vicenda scambiata all’inizio per aggressione a sfondo razziale.

Si tratta di Giorgio Giurato, 38enne milanese pluripregiudicato e gestore dello spaccio di stupefacenti nel parco Solari, mentre sono ancora ricercati gli altri due malviventi che hanno partecipato alla spedizione punitiva. La vittima, Edward Gardner, 53enne originario del Ghana, assieme a un gruppo improvvisato formato da italiani e da alcuni connazionali girava nella zona, parlava con i giovani cercando di convincerli ad abbandonare il giro. Era conosciuto da tutti come ‘Eddie’, noto per la sua tenacia nella lotta alla droga iniziata quando si era trovato a condividere l’appartemento con un ragazzo tossicodipendente scappato da casa.

Da allora Eddie, che lavorava come inserviente in una casa editrice, ha iniziato il suo impegno quotidiano, rischiando la vita quando e’ arrivato a dar fastidio ai pusher ai quali cercava di portar via la ‘clientela’. I carabinieri per giorni hanno frequentato in borghese i bar della zona, conversando con gli avventori per cercare di individuare i responsabili del tentato omicidio. Le ‘gesta’ di Giorgio Giudice, soprannominato ‘Giorgione’, erano sulla bocca di tutti. Scambiata prima per aggressione a sfondo razziale e poi per regolamento di conti fra spacciatori, l’aggressione al 53enne ghanese, ancora ricoverato al Policlinico, ha oggi un movente e un colpevole.

Così. Per cronaca italiana. Quella dell’8 luglio e dei giorni seguenti era totalmente occupata nel descrivere la manifestazione a Roma a Piazza Navona, con tutti i suoi c’ero, non c’ero, non ci sarò mai, ci sarò sempre e i già fatto visto scritto e detto.

Doriana Goracci



Giovedì, 14 agosto 2008