editoriale
Speciale elezioni

di Mario Mariotti


CARISSIMI concittadini, perché tanta sorpresa? Anche questa volta non é successo niente, proprio niente: ci stiamo semplicemente americanizzando, ci stiamo omologando al modello, e raccogliamo semplicemente i frutti di quello che qualcuno ha seminato. Siamo partiti da Ialta, e arrivati ad Arcore… Bisogna infatti sapere che, se uno beve un po’ d’arsenico, é facile che abbia poi qualche disturbo gastrointestinale; e noi stiamo assistendo all’esplicarsi degli effetti in primis, della strategia del rincoglionimento, il cui principale strumento é stata la TV per merito del suo illegittimo proprietario, e, in secundis, della strategia della tensione, che é stata originata da un eccesso di zelo della CIA, la quale, come i nostri politici, sottovalutava la forza della prima strategia: la contaminazione culturale degli allocchi.
Sarebbe bastata quella! Messo il valore del lavoro riconosciuto come fondamentale nella nostra Costituzione, in mezzo ai rifiuti di Napoli; e seppellito da qualche parte, sostituito lo stesso con quelli del profitto, del denaro, del successo, del consumo, della ricchezza in generale, e del potere e della visibilità che l’accompagnano; coltivati l’individualismo, la libertà dai condizionamenti delle esigenze generali della società, la divinizzazione del mercato, della competitività, della crescita economica, delle privatizzazioni; trasmessa la sistematica bestemmia dell’impegno e della fatica degli umili e degli onesti, quando ogni sera assistiamo a uno che indovina una parola e vince l’equivalente di anni di lavoro di un infermiere, o di un bracciante, o di un lavoratore precario, e questa bestemmia viene transustanziata in spettacolo di divertimento e di evasione anche per gli infermieri, i braccianti e i precari in genere, dopo oltre mezzo secolo di una catechesi di questo tipo, di cosa ci dovremmo meravigliare?
L’odio viscerale pero le tasse, quasi che le risorse per poter fruire dei servizi sociali arrivassero da qualche altro pianeta; la paura del comunismo che potrebbe impedire a ciascuno di fare "li cavoli soi"; il problema della sicurezza, che é strutturale a questo modello di società (vedi USA), ma che viene scaricato sulla presenza degli immigrati e dei diversi: ecco l’exploit della Lega e della Casa della libertà. A completare il quadro culturale mettiamo un cristianesimo che predispone al vedere quello che non c’é e a non vedere quello che c’é, cioè all’alienazione; e ad aspettarsi dall’alto, dagli uomini della Provvidenza, la risoluzione dei propri problemi, cioè al fascismo; mettiamo lo stesso cristianesimo che coesiste e convive in armonia col "beati i ricchi" e col "noi siamo meglio degli altri"; mettiamo una Sinistra che si autocolpevolizza di non saper interpretare il "nuovo" della società invece di denunciare e contrastare la contaminazione pilotata dalla cultura della stessa società, operata dai mass-media tutti in mano a Sua Santità Mammona ed al proprio galoppino di Arcore, il principale importatore del liquame televisivo d’oltre oceano.
Mettiamo la stessa Sinistra che ha dimenticato il nome del cancro, il capitalismo, ne coltiva le metastasi, mercato, competizione, liberalizzazioni, e non spiega alla gente che finché durerà, lo scambio ineguale fra il Nord ed il Sud del mondo, il flusso dei poveri e dei disperati crescerà in modo irreversibile; mettiamo a completare il quadro, infine, un Papa che dimostra stima, amicizia e comunione con quegli USA che oggi, in tempo reale, stanno portando avanti due guerre d’aggressione, in Afganistan ed in Iraq; stanno sostenendo i residui regimi fascisti del Cono-Sud delle Americhe (Colombia e C.): stanno cercando di destabilizzare i governi che hanno preso le distanze da loro (Cuba, Venezuela e C.), stanno creando e sostenendo le condizioni per la guerra perpetua al terrorismo perpetuo, che essi stessi stanno generando.
A questo punto l’americanizzazione delle nostre contrade é quasi completa appena saremo riusciti a perdere le ultime conquiste dello stato sociale, la sanità pubblica per tutti i cittadini, e, poche altre a vantaggio delle assicurazioni private, il gioco sarà fatto.
I poveri, nella società USA non esistono, non hanno visibilità, non hanno coscienza politica, vivono la propria condizione di liberi servi della gleba, oggi informatizzata, con rassegnazione e sarà così anche da noi. Nei nostri musei finiranno i fossili della Sinistra, della Resistenza al Fascismo e della nostra costituzione, e gli allocchi, con a capotavola la TV, invidieranno i ricchi epuloni, e passeranno la vita servendo i loro interessi, votando per loro, sperando di diventare come loro.
Dopotutto, se l’evoluzione dei “compagni” sfocia nel Partito Democratico su modello USA, una parte di loro perfino nella Casa della libertà e nella Lega, se secoli e secoli di “Radici cristiane” sfociano nel razzismo leghista e nell’idolatria mammoniana della Casa della libertà, l’inferno che ci aspetta ce lo saremo anche meritato.
Ma quale futuro stiamo creando per i nostri figli e per i piccini del Sud? Dovrà finire così, o dovremo riscoprire il perché della “falce e martello”, dato che l’”Amatevi fra voi e condividete” del Signore lo stiamo tradendo da sempre, e abbiamo messo lo stesso Signore in perfetta armonia con Hanna, Caifa e Ponzio Pilato?



Sabato, 10 maggio 2008