Editoriale
La pretesa del dittatore

di PEPPE SINI

La pretesa del governo e della sua masnada di sottrarsi ai controlli di legalita’, la pretesa di godere dell’impunita’ per i crimini commessi, e’ la riproposizione del solito sogno di tutti i malfattori.

Certo, bisogna essere davvero accecati dalla propria protervia per non accorgersi che l’argomento berlusconiano secondo cui avendo la sua minoranza organizzata vinto le elezioni, ipso facto lui ed i suoi sodali devono godere del privilegio di essere esonerati dall’obbligo del rispetto delle leggi, acquisiscono il privilegio per cui ogni loro crimine - e molti ne hanno commessi e procurati - deve essere condonato. Ma gia’ i tragici greci sapevano che gli dei accecano coloro che vogliono perdere.

E la pretesa berlusconiana di ripetere qui oggi la mossa del "doppio stato" nazista su cui Fraenkel scrisse un non dimenticato saggio rivela fino in fondo cosa stia accadendo nel nostro paese: che una cricca criminale, forte di un potere di persuasione e controllo e manipolazione di massa che ad essa deriva da un esteso controllo di tanta parte dei media televisivi, forte della complicita’ pressoche’ totale e totalitaria del ceto politico, e forte di un lungamente scientificamente coltivato imbarbarimento della societa’, ebbene, questa cricca criminale sta cercando di realizzare compiutamente (giacche’ in ampia misura esso si e’ gia’ realizzato) quel golpe che fu progettato dai tempi della P2, quella P2 cui l’attuale presidente del Consiglio dei ministri era iscritto.

Occorre sconfiggere questo disegno criminale.

Con la forza della verita’, con la forza della legalita’, con la forza della democrazia.

Occorre riaffermare l’uguaglianza di tutti gli esseri umani dinanzi alla legge.

Occorre riaffermare l’uguaglianza di dignita’ e diritti di tutti gli esseri umani.

Per questo oggi e’ giusto e necessario scendere per le strade e nelle piazze in difesa dell’ordinamento giuridico, della civilta’, dei diritti umani di tuti gli esseri umani.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
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Numero 510 dell’8 luglio 2008



Marted́, 08 luglio 2008