EDITORIALE
OGGI

di Peppe Sini

Dicono che difendono la pace nel mondo: e per questo fanno la guerra.

Dicono che si oppongono al terrorismo: e per questo commettono stragi.

Dicono di ricordarsi delle vittime della guerra: e per questo altre ne uccidono.

Cianciano di civilta’, e compiono barbarie.

Mentre nobili pronunciano parole, i piu’ efferati crimini introducono nel mondo.

Dicono vita e fanno morti.

*

Chi non si oppone alla guerra in Afghanistan, ci faccia la cortesia di starsene zitto.

Chi si e’ prostituito alla guerra in Afghanistan, ci usi la gentilezza di starsene zitto.

I partiti che quando sono stati al governo hanno votato per la guerra, tacciano oggi.

I giornali che quando i loro referenti sono stati al governo hanno propagandato la guerra, tacciano oggi.

E quei sedicenti pacifisti e pretesi nonviolenti che quando i loro amici sono stati al governo hanno appoggiato la guerra, tacciano oggi. Ci facciano questa sola gentilezza: stiano zitti. Provino nel slenzio ad ascoltare la muta voce degli assassinati.

*

Strappare occorre il 4 novembre dalle mani delle gerarchie assassine e farne giorno di memoria delle vittime e di impegno contro la guerra.

Sia il giorno del ricordo dell’"inutile strage" occasione di presa di coscienza, di impegno civile, di scelta di pace, di verita’ che agli omicidi si oppone.

Non giorno di festa ma di lutto, divenga il 4 novembre convocazione alla scelta della nonviolenza.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Arretrati in:
http://lists.peacelink.it/

Numero 629 del 4 novembre 2008



Marted́, 04 novembre 2008