Doriana Goracci ha testimoniato con serietà e amarezza in un articolo pubblicato il 9 novembre dal «Dialogo», la sua storia
di donna impegnata come cittadina e come militante di un’idea concludendo «C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi
d’antico: il fascismo». Non ha più compagni e compagne intorno, si trova sola.
Ha ragione. Il fluttuare dei tempi e degli interessi ha portato schiere di ex sedicenti giovani di sinistra – talvolta
bombaroli e distruttori - a diventare effettivo sostegno dei partiti e dei movimenti di destra. Il denaro (fiumi di denaro)
ha cancellato idee, ideologie, ideali. Questo non è in camicia nera, ma è fascismo lo stesso: è la mentalità del potere,
del “me ne frego”. I partiti e i politici si trasformano, come Brachetti.
Molti ex compagni di viaggio dell’autrice sono oggi ai posti di comando di imprese d’ogni genere, pubbliche e private, sono
ai vertici in tv, nei giornali, perfino nei ministeri: cioè comandano, che è quello che volevano fare. Tutti ricordano che
erano al comando anche con il governo Berlusconi-Fini e tutti possiamo ben immaginare che lo saranno pure col prossimo.
Diranno, sempre, di essere di sinistra, mostreranno sdegno per tutto, tranne che per il denaro. Del resto, gli ex vertici
comunisti non sono oggi ai vertici del Partito democratico?
Nel recente congresso nazionale del Movimento nonviolento, è stato precisato: «Per "crisi della politica" si deve intendere
innanzitutto la crisi dei partiti e dei politici, a partire da quelli di sinistra, che troppe volte hanno perso il
fondamento e il riferimento nella loro cultura e storia di origine, sino al punto di annullare ogni distinzione concreta
fra destra e sinistra. Tutto ciò ha contribuito, complice la "cattiva maestra televisione", ad un diffuso imbarbarimento e
alla diffusione di una cultura parafascista, intollerante, nichilista che contagia gran parte della gioventù».
Negli stessi giorni in cui si leggono queste testimonianze, compaiono sui mass media le idee più sconce. Una per tutte,
quella di portare i maiali sui luoghi dove pregano i musulmani, di orinare sui luoghi dove dovrebbero essere costruite
moschee, e di sentire a sinistra che il leghista Roberto Calderoli, sostenitore di queste tragiche amenità, ideatore del
Maiale-day e coautore di una legge elettorale da lui stesso poi definita “una porcata”, quando presiede il Senato è tutto
sommato una figura simpatica e di polso. Dopo il Vaffanculo-day antipolitico di Beppe Grillo, se ne sentiva il bisogno.
Avremo il Bestemmia-day anticattolico o l’Antijude-day?
È il virus dell’opportunismo. La dimenticanza del passato, la mancanza di riflessione sulla storia recente, portano alle
dittature. Non è una novità. Sono responsabili i politici, ma il peso grava sul Paese. La ricette sono sempre le stesse,
cioè quelle della scuola e dell’esempio. Non cedere, considerare il fascismo sotterraneo, anche se si chiama leghista o
grida d’essere di sinistra, alza il pugno o organizza movimenti di antipolitica o festival di lustrini… Resistere,
resistere, resistere, ci ha detto anni fa un solido magistrato. Doriana Goracci non deve sentirsi sola. Mario Pancera
Mercoledì, 21 novembre 2007
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