Editoriale
Il crimine, l’infamia

di PEPPE SINI

Non c’e’ bisogno di essere persone amiche della nonviolenza per sapere che alle stragi occorre opporsi.

Non c’e’ bisogno di essere persone amiche della nonviolenza per sapere che la guerra consiste di omicidi.

Non c’e’ bisogno di essere persone amiche della nonviolenza per sapere che la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan viola l’articolo 11 della Costituzione, e chi ha votato per la guerra e’ quindi un criminale, uno stragista, un golpista.

Non c’e’ bisogno di essere persone amiche della nonviolenza per sapere che chi non si oppone alla guerra ne e’ complice.

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Non c’e’ bisogno di essere persone amiche della nonviolenza per sapere che tutti i rappresentanti del popolo italiano che siedono nelle istituzioni sono tenuti a rispettare la Costituzione.

Non c’e’ bisogno di essere persone amiche della nonviolenza per sapere che nulla giustifica un assassinio, e votare e finanziare la guerra significa approvare e sostenere innumerevoli assassinii.

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Trovo quindi vieppiu’ scandaloso che vi siano persone ed organizzazioni che pretendono di proclamarsi "nonviolente" e che non si oppongono alla guerra in corso, ed anzi se ne sono fatte giustificatrici, propagandiste, sostenitrici.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Arretrati in:
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Numero 334 del 14 gennaio 2008



Luned́, 14 gennaio 2008