Editoriale
IL GIURAMENTO

di PEPPE SINI

Primi cittadini e ministri non riescono a trattenersi dal riaffermare la loro nostalgia per un regime incompatibile con l’ordinamento giuridico cui hanno giurato fedelta’.

Hanno giurato fedelta’ a una Costituzione della Repubblica Italiana democratica ed antifascista, nata dalla Resistenza. Una Costituzione che nella XII delle sue "Disposizioni transitorie e finali" vieta il fascismo sotto qualsiasi forma.

E’ per quel giuramento che possono occupare le cariche di primi cittadini e di ministri.

Hanno giurato fedelta’, e con le loro parole quella fedelta’ rivelano essere falsa.

In un paese civile sarebbero costretti alle dimissioni, o verrebbero rimossi.

In un paese civile non si potrebbe impunemente far l’apologia del crimine.

In un paese civile.

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
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Numero 574 del 10 settembre 2008



Mercoledì, 10 settembre 2008